
Beltran non può bloccare il mercato: tutti devono trovare una soluzione. In attacco manca qualcosa, e non è un dettaglio. Su Sohm l'investimento è di società e allenatore, le critiche a prescindere restino fuori. Dal 25 agosto antenne dritte
Il mercato sta vivendo una fase di stop, a tutte le latitudini e chi da tempo vive il periodo delle trattative estive sa che in questa fase è normale che sia così. Dopo i primi botti e le operazioni di inizio mese intorno a Ferragosto tutto rallenta, in modo fisiologico ma anche per riordinare le idee in vista del rush finale, quello dove spuntano le occasioni e dove si riescono a mettere a segno gli ultimi colpi, spesso decisivi per l'intera stagione. In tutto questo la Fiorentina sta vivendo questi rallentamenti anche a causa di una situazione che giorno dopo giorno non sta trovando il lieto fine, quella relativa a Lucas Beltran. Parliamoci chiaro, l'avventura dell'argentino a Firenze è giunta al capolinea. Prima Italiano, poi Palladino e infine Stefano Pioli non sono riusciti a trovare il bello nell'avere un giocatore come lui all'interno della rosa e dopo le prime due stagioni, con un totale di 16 gol in 92 presenze, anche il neo tecnico viola ha capito che serve altro.
Soluzione da trovare.
Ecco, dopo il suo rifiuto al Flamengo, che aveva messo sul piatto un'offerta molto vantaggiosa per la Fiorentina da 12 milioni di euro più 3 di bonus, adesso sia il calciatore, attraverso i suoi agenti, che la dirigenza gigliata, devono trovare una soluzione il prima possibile per impedire che questa situazione blocchi il mercato della Fiorentina. Sarebbe una leggerezza, per tutti. Da una parte il Vichingo deve capire di aver fatto il suo tempo in un club che non punta più su di lui, dall'altra la società deve agevolargli l'uscita, senza registrare alcuna minusvalenza ma neanche sparando troppo alto per il suo cartellino. Anche perché il tempo sarà fondamentale, visto che la Fiorentina dovrà cercare nuovi attaccanti e avere o meno un certo budget farà tutta la differenza del mondo.
Una punta, forse due. Centrocampo a posto?
Sul numero di attaccanti che servono a Pioli in vista dell'inizio della stagione c'è un po' di dibattito ma la cosa certa è che servirà almeno un nuovo innesto, anche se il pensiero che abbiamo è che il numero perfetto sarebbe due, considerata per fatta la cessione di Beltran. Se Pioli ha infatti in mente di giocare con Gudmundsson alle spalle di Dzeko e Kean servirebbero le due riserve dei centravanti. Il tempo però non è tantissimo e le idee non dovranno mancare, anche perché gli attaccanti sono merce rara e costosa e la dirigenza viola dovrà farsi trovare preparata. A centrocampo invece la sensazione è che i numeri tornino. L'ingresso di Sohm è valso un investimento da 15 milioni di euro, cifra non banale per un club come la Fiorentina e a garantire il tutto c'è proprio Stefano Pioli, pronto a farlo rendere al meglio. Se il buongiorno si vede dal mattino il gioco è fatta, vista l'ottima prova, con tanto di gol, a Old Trafford sabato scorso e per fortuna la rete e la prestazione sono servite anche per scacciare qualche perplessità di troppo che aleggiava sull'ex Parma. Criticare a prescindere non va bene, Sohm avrà bisogno sia di tempo che di supporto e prima di dare giudizi affrettati è sempre bene far parlare il campo.
Antenne dritte.
Insomma, dopo Ferragosto il mercato entrerà ancora di più nel vivo e la settimana che partirà dal 25 agosto, ovvero l'ultima di mercato, sarà quella nella quale serviranno le antenne dritte. Pradè e Goretti dovranno andare alla ricerca di occasioni, che per forza di cose ci saranno, cercando di prendere i giocatori giusti al prezzo migliore. L'anno scorso le cose andarono molto bene, con Gosens, Bove, Cataldi e Adli arrivati tutti nelle ultime ore. Ecco, quest'anno si riesca a fare lo stesso, perché qualcosa a questa Fiorentina continua a mancare.







