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Kean e Gud, le armi di Pioli per cucinare il Polissya aspettando il miglior DzekoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 00:00Copertina
di Mario Tenerani
per Firenzeviola.it

Kean e Gud, le armi di Pioli per cucinare il Polissya aspettando il miglior Dzeko

Ci siamo, il primo obiettivo stagionale è lì, a pochi passi, anche se non pare perché è Ferragosto e il sole picchia come un martello pneumatico. Aereo viola in partenza mercoledì, destinazione Slovacchia, città di Presov. Gli avversari hanno scelto quella sede perché a casa loro da oltre tre anni volano bombe e missili, la terribile lista di morti e feriti si aggiorna quotidianamente. La Polyssia è la squadra di Zytomyr, comunità di circa 260mila abitanti, nel cuore dell’Ucraina, quasi distrutta dalla feroce invasione delle truppe di Putin. Eppure i calciatori della Polyssia nell’ultima stagione sono arrivati quarti in campionato e di alibi per fare male ne avrebbero avuti. Gli ucraini hanno giocato sempre bene a pallone, nella vecchia URSS la Dinamo Kiev era un riferimento assoluto del calcio sovietico. Davanti a certe sfide pensare solo al pallone diventa difficile, a questi uomini deve andare la nostra solidarietà umana, ma poi lo sport mette sempre in palio un traguardo. Polyssia e Fiorentina a Presov si giocheranno l’andata del preliminare di Conference League, un play off per accedere al tabellone della coppa stagione 25/26. Il ritorno si disputerà sempre in campo neutro, a Reggio Emilia, per ragioni meno importanti rispetto alla guerra, legate alla ristrutturazione dello stadio Franchi. Devastato pure quello, ma per fortuna non a causa di ordigni caduti dal cielo. 

Lo stato dell’arte della Fiorentina di Pioli è a buon punto, ma certamente ancora in via di definizione. I viola sono reduci da un circuito di amichevoli andate più o meno bene, l’ultima con gli universitari giapponesi ha registrato una sconfitta che conta poco, anzi nulla. Il 21 agosto alle 20 in Slovacchia invece si farà sul serio. Il ricordo dei preliminari con Twente, Rapid e i simpatici magiari della Puskas Academy, fanno venire brividi lungo la schiena. Italiano e Palladino hanno rischiato grosso di volare fuori subito e invece, poi, la Fiorentina ce l’ha sempre fatta. In questo periodo le squadre italiane sono sempre più indietro nella preparazione, questa forse è l’insidia maggiore. 

Kean e Gud 
Quando le cose non sono ancora a regime, un allenatore deve puntare sulla certezze di cui dispone. Le armi più impattanti in questo momento, sono Kean e Gudmundsson. Il secondo sembra finalmente in forma, più felice e in totale sintonia con Pioli, non potevamo dire lo stesso con Palladino. L’islandese sa bene che l'anno scorso ha dato meno di quanto abbia ricevuto. Questa deve essere la sua annata, senza se e senza ma. A cominciare dal Polyssia. A Gud chiediamo due prestazioni di spessore, magari gol e assist. Poi c’è Kean che in questo pre campionato non ha segnato tanto, ma si è fatto sentire. Moise è una furia quando il gioco si fa duro. Con Gud l’intesa c’è. Anche al centravanti piemontese chiediamo lo stesso risultato: intanto i gol, per gli assist possiamo anche aspettare. Ma insieme al gemello Gud dovrà cucinare a dovere gli ucraini. 

Dzeko più indietro
l bosniaco rispetto a loro due viaggia di rincorsa. E’ nella normalità che non sia ancora al massimo della condizione. Un fisico pesante e un’età non banale lo frenano sicuramente. Ma non c’è fretta. Dzeko, forse non tutti lo hanno capito, viaggiando verso gli “anta” andrà gestito sul piano del minutaggio e della prevenzione infortuni. Anche questo è logico. Quindi aspettiamolo senza ansie assurde.  

Cercasi sosia di Sohm
Raramente abbiamo assistito ad un inserimento così rapido e così efficace. Lo svizzero è completo e in più, dote fondamentale, vede la porta, ha il gol nelle vene. Per adesso dobbiamo solo elogiare Pioli che l’ha voluto e la dirigenza che lo ha preso in tempi rapidi. E’ il prototipo del centrocampista moderno, sa fare tutto, giocatore rotante. Ne servirebbe un altro tale e quale. L’invito alla società è a ricercare un sosia di Sohm sul mercato per portarlo subito a Pioli. Datevi da fare. 

Fine mercato nella tradizione...
La conclusione del mercato verosimilmente coinciderà con la fine di agosto. Un anno fa il diesse viola nelle ultime ore portò diversi giocatori. La sensazione è che finirà così anche ora, ma ci piacerebbe essere smentiti. Tra il 28, data di ritorno del play off di Conference, e il primo settembre la Fiorentina completerà il telaio di Pioli. Un po’ perché in tanti fanno così anche per motivazioni economiche e un po’ perché Pradè ormai lo conosciamo: parte forte, poi ci sono settimane di stanca e vicino al 90’ si muove. Il dato che conta, cioè l’unico, è che i nuovi elementi che sbarcheranno a Firenze dovranno essere migliori di quelli che ci sono già. Se veramente il presidente ha intenzione di alzare l’asticella della qualità perché guardando in giro la concorrenza per le zone nobili della classifica è agguerrita. Va bene anche il 31 agosto, ma servono i botti veri…