
Pioli presenta Fiorentina-Polissya: "Domani cambierò formazione. Mercato? Solo se troviamo giocatori funzionali"
Meno uno a Fiorentina-Polissya, ritorno del playoff di Conference League in programma domani sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia (causa lavori di restyling al Franchi), calcio d'inizio ore 20. Alla vigilia del match, da cui si ripartirà sullo 0-3 maturato all'andata per i viola, dalla sala stampa del Viola Park ha preso la parola Stefano Pioli. L'allenatore della Fiorentina ha rivolto così lo sguardo sulla partita con gli ucraini:
Come sta Dzeko? Farà l'attaccante di manovra?
"Sta bene, aveva qualche problemino la settimana scorsa ma ha fatto una buona preparazione ed è pronto per giocare. È più un centravanti di manovra che di profondità, ma domani può fare sia l'uno che l'altro. Verrà incontro a raccordare e altri garantiranno profondità, possiamo fare un po' tutto".
Visto il risultato d'andata, sta pensando di stravolgere o comunque cambiare molto la squadra?
"Qualcosa cambierò, le scelte di Cagliari andavano in direzione di continuità ma quella di domani sarà la terza gara in una settimana, e domenica avremo la quarta trasferta consecutiva. Sono certo di avere un'ottima squadra e quindi cambierò qualcosa, ma saremo comunque equilibrati e preparati per la partita".
Come valuta l'acquisto di Piccoli?
"È un innesto importante, ci dà caratteristiche di profondità. Ha capacità tecniche e fisiche, si inserirà bene ed è arrivato molto determinato. Vogliamo giocatori così, che arrivano a Firenze convinti di aver fatto la scelta migliore possibile: Roberto è arrivato così, con l'atteggiamento giusto".
Domani vedremo Martinelli in porta? Sul mercato si aspetta ancora qualcosa?
"Vedo che in pochi stanno facendo domande sulla gara di domani, e questo non va bene. Perché il passaggio del turno va ancora conquistato, infatti anche i ragazzi non sanno ancora chi giocherà, nemmeno tra David e Tommaso in porta. Sul mercato, col club sono stato chiaro: se troveremo giocatori funzionali bene, se non li troveremo rimarremo così".
L'ha convinta Fagioli in questo ruolo da play?
"Nicolò è un costruttore di gioco. Perché è dinamico, continuo, possiamo costruire ora con un giocatore solo e lui lo sa fare. Altrimenti possiamo aggiungere un altro giocatore, vedremo. Intanto si è completato il reparto offensivo grazie a cinque giocatori così, come Jacopo. Calciatori come lui o come Gud consentono tante soluzioni, possiamo ricercare tante cose durante la gara e Nicolò è uno di quelli che sa dettare i tempi, verticalizzare, adesso lo vedo più al centro del gioco che in posizione più avanzata".
Qual è in questo momento l'aspetto su cui lavora di più?
"Dentro la gara ci sono tante situazioni su cui dobbiamo migliorare e giocare così tanto, in questo momento, è un bene. Perché in allenamento si lavora bene ma è in partita che si vede il livello su cui siamo attualmente. Giovedì scorso abbiamo giocato a un livello migliore rispetto a Cagliari, strada facendo capiremo su cosa insistere maggiormente. Ora mi sto occupando molto degli equilibri della squadra, poi andando avanti andremo più sui dettagli".
Ci conferma che Fortini rimane? Sarà un protagonista quest'anno?
"Rispetto alla scorsa stagione è stato l'unico che è arrivato con un infortunio ancora da smaltire, ora sta bene e può giocare. È un ragazzo interessante, veloce di gambe e che rimarrà con noi per crescere".
Si aspetta qualche accorgimento diverso, rispetto all'andata, del Polissya?
"L'allenatore del Polissya è un ottimo tecnico, all'andata fummo bravi noi a togliergli le giocate che facevano per uscire dalla pressione. Ho detto ai ragazzi di essere preparati perché qualcosa cambieranno anche loro, vorranno stravolgere gli equilibri che avevamo trovato noi all'andata. Nelle battute iniziali dovremo essere bravi a capire cosa faranno. Girare l'Europa è bello anche per questo, si studia sempre qualcosa di diverso: noi pensiamo di essere i più bravi, ma non è così. Ci sono tecnici e giocatori preparati in ogni angolo del mondo, anche gli altri preparano bene le partite e sono bravi. Ci possono sempre superare, il calcio è un gioco semplice ma non così quanto sembra, perché le cose evolvono velocemente".
Si parla molto del mercato aperto durante la stagione. Da allenatore, cosa ne pensa?
"Non è solo difficile lavorare così, è proprio sbagliato. Non si capisce perché il mercato debba continuare coi campionati in corso, andrebbe interrotto quando iniziano i campionati. Io pretendo tanta attenzione dai miei giocatori nonostante le chiacchiere e le voci di mercato, e devo dire che su questo ho visto molta serietà. Il mercato ora non ci interessa, dobbiamo solo passare il preliminare di Conference".
Come ha trovato Sabiri? Sarà un giocatore presente parecchio?
"Onestamente, all'inizio non faceva parte del progetto. L'abbiamo tirato dentro perché si è comportato benissimo, è un buon centrocampista o comunque a buona mezzala, e domani sarà con noi. Ma non so dirti cosa accadrà negli ultimi giorni di mercato".
Che ne pensa delle decisioni arbitrali annunciate in diretta?
"Il fatto che l'arbitro possa spiegare la decisione è una bella cosa. Una decina di anni fa andai a vedere il Sei Nazioni di rugby, mi dettero gli auricolari all'ingresso per le spiegazioni dell'arbitro. Mi piace molto".
Favorevole al VAR a chiamata?
"Io sono per avere il tempo effettivo migliore possibile, con eventuali chiamate penso si perderebbe troppo tempo. Quindi non mi piace, io sono a favore del tempo effettivo anche se non ci si arriverà mai. Per questo andrei avanti così, accettando le decisioni dell'arbitro. Detto questo la VAR deve intervenire solo su chiari ed evidenti errori, questo non viene sempre fatto ed è sbagliato".
Il diverso approccio fra l'andata col Polissya e il Cagliari?
"Giusti gli elogi dopo giovedì, giuste le critiche dopo domenica perché non ci siamo espressi come volevamo".
Cosa ne pensa delle prestazioni di Pongracic?
"Marin ha delle potenzialità davvero importanti, ha letture e fisicità, è un difensore completo e ha ancora margini di crescita. Ma molto dipenderà dal suo atteggiamento. La caratteristica principale di un difensore è l'affidabilità, al centrale basta un pallone sbagliato per rovinare una partita. Con Marin sto lavorando molto su questo, vedo delle risposte ma serve ancora lavoro",
Mandragora sta bene? Nonostante le chiacchiere sul rinnovo, è dentro al progetto
"Sta dando il 100%, ha avuto un infortunio ma è un giocatore forte, intelligente e che è dentro al progetto".






