
Victor Lindelof, qualità e leadership. Occhio però agli infortuni e a un difetto sottolineato da Mourinho
Una delle voci di calciomercato più insistente delle ultime ore in casa Fiorentina è quella relativa ad un forte interessamento per il difensore svedese classe 1994 Victor Lindelof. L'ex Manchester United, attualmente svincolato dopo il mancato rinnovo del suo contratto proprio con i Red Devils, era già finito lo scorso anno nel mirino di Daniele Pradè, con il ds della Fiorentina che adesso sembra però voler arrivare fino in fondo nella trattativa per regalare un nuovo rinforzo a Stefano Pioli. Ma che tipo di calciatore è Lindelof?
Partiamo col dire che si tratta, anche per una banale questione anagrafica, di un profilo d'esperienza, che vanta 38 presenze in Champions League e 194 presenze in Premier League con il Manchester United, club con il quale ha anche vinto una Coppa di Lega e una Fa Cup. Arrivato infatti nel 2017 per 35 milioni di euro dal Benfica, sotto la gestione Jose Mourinho, Lindelof ha vissuto con i Red Devils annate tra alti e bassi, denotando ottime qualità tecniche in impostazione, ma anche alcune lacune in fase difensiva.
Il suo stesso ex tecnico Mourinho lo ha aspramente criticato in passato sottolineandone le problematiche nel gioco aereo e nelle capacità in marcatura all'interno dell'area di rigore. Va però considerato sempre il fattore Premier League, campionato in cui i ritmi e la fisicità sono di un altro livello rispetto alla Serie A, motivo per cui spesso giocatori che provengono dall'Inghilterra (Smalling e McTominay giusto per fare un paio di esempi), e in particolare dal Manchester United, rifioriscono in Italia.
Le sue doti tecniche poi potrebbero rivelarsi molto utili per Pioli, che magari inserendo Lindelof al centro della difesa a tre della Fiorentina guadagnerebbe qualcosa in più in fase di prima costruzione. A garantire sulla qualità di questo possibile affare c'è poi l'amico ed ex compagno allo United David De Gea, che sta svolgendo un ruolo attivo nella trattativa per il centrale svedese.
Un ultimo fattore da non sottovalutare quando si parla di Victor Lindelof, ed è quello relativo al capitolo infortuni. Il difensore svedese è infatti reduce da due anni complicati a livello fisico, con problemi muscolari e traumatici che lo hanno portato a saltare 43 gare nelle stagioni 2024/2025 e 2023/2024 tra Manchester United e nazionale svedese, per un totale di 214 giorni di stop. In ogni caso, visto che si tratterebbe di un arrivo a parametro zero, il margine di rischio andrebbe a ridursi notevolmente, a fronte di una dose di esperienza e qualità che potrebbero migliorare la retroguardia viola.







