
Fiorentina, hai l’occasione per cercare la svolta contro i più forti. La carica di Pioli: ‘Calendario non tosto, ma bello’. Napoli e Como ci daranno risposte vere. Nicolussi e Fagioli insieme, bella idea. E sul Franchi...
Arrivano il Napoli e poi il Como che sono una martellata nei denti per chiunque, perciò se la pressione è davvero un privilegio, come agli Usa Open hanno scritto ovunque, anche sulle nuvole, la Fiorentina ne avrà addosso così tanta da considerarsi fortunata.
Il potenziale viola è stato innescato in ogni modo, attraverso gli investimenti e la scelta di un bravo allenatore che ha gestito molti campioni e situazioni complesse, ha vinto uno scudetto, si è evoluto, è chiamato a fare la differenza dopo il poco amato Palladino, comunque sesto con 65 punti in campionato e allora vaglielo a dire a chi lo ricorderà sempre con un ghigno durante la stagione. ‘Eh, ma lui…’. Questo è il calcio bellezza, come Bogart disse della stampa, allora pressione altissima da subito, i paragoni sono sempre in canna in fondo se l’è cercata Pioli per bisogno di adrenalina, avendo fatto il pieno di bambagia araba.
Proprio Pioli sa di dover maneggiare una situazione che non fa sconti, le aspettative sono alte e la squadra per ora è rimasta a metà del guado con un’evoluzione lenta che i due punti in classifica acidamente riassumono. Sono cambiati i principi di gioco, ma è rimasto abbozzato il cambio di passo dettato dalla capacità di riempire gli spazi nel modo e nei tempi giusti, che poi il segreto è quello, altro che moduli.
Bisognerà farlo capire al Napoli, che modestamente nei polmoni e nel cervello ha Mc Tominay-De Bruyne-Anguissa e Lobotka, cioè alla grande il centrocampo più forte in Italia. La Fiorentina dovrà restare solida e spolverare l’argenteria che ha sul cassettone, perché l’attacco è l’unico reparto che probabilmente Conte invidia a Pioli, considerato il ko di Lukaku. Bisognerà dunque farlo fruttare e non solo perché i 25 milioni più bonus per Piccoli sono stati un investimento record, ma proprio per dare subito forza all’ambizione del progetto che sullo sfondo ha il traguardo della Champions.
La terza giornata sarà già un bello snodo all’interno del ‘percorso di crescita’ che Pioli vede svilupparsi in un orizzonte medio-lungo (sapendo però che sul medio corto si giocherà però la chance di lavorare con serenità). Il centrocampo fino a qui non ha trovato l’equilibrio e l'energia che ci si aspettava, il concetto di ‘attaccare e difendere tutti insieme’ trova comunque radici nel reparto che unisce la squadra e Fagioli da play ha funzionato il giusto. Siamo perciò curiosi di vederlo insieme a Nicolussi Caviglia, probabilmente traslocato nel ruolo di mezz’ala insieme a uno come Mandragora (o Sohm). A seguire citiamo Fazzini e Ndour, Richardson molto meno, in ogni caso questa è l’occasione per ricordare che ormai a calcio si gioca in 16 e i 5 sostituti spesso sono più importanti dei ‘titolari’ (rileggersi le statistiche dei risultati cambiati da quando ci sono le 5 sostituzioni, considerato che circa il 30 per cento dei gol arriva dai giocatori subentrati, statistiche Opta).
E poi dopo il Napoli arriverà il Como chic che ha investito il estate quasi 110 milioni mulinando un vortice di 36 operazioni di mercato, con un quieto guru in panchina che parla con la voce bassa da filosofo nelle interviste, ma in campo sfonda i timpani con le saette del talento diffuso. Una potenziale martellata nei denti alla volta, per ora pensiamo al Napoli. Dopo il pareggio contro il Torino, Pioli si è spinto nell’analisi del calendario citando una motivazione che è stata esposta in ogni memo appeso nelle stanze del Viola Park. ‘Il calendario che ci aspetta non è tosto, ma bello’. Un modo per mettersi alla prova e sai quanta elettricità, perché con tutto il rispetto la tensione per Fiorentina-Napoli è superiore a quella per tutte le partite della Saudi Pro League. Infine, dopo 4 trasferte la Fiorentina tornerà a giocare in casa nel Franchi ancora invaso dai lavori. Sul ‘doman non c’è certezza’ (cit) e a quanto pare nemmeno sul cronoprogramma degli interventi, ma respirare l’aria di casa, anche se dimezzata, sarà comunque bello.







