
Cara Fiorentina, caro Pioli, avete visto Gudmundsson? Kean out dovrà diventare un'occasione per Piccoli. Saranno tre partite complicatissime ma devono essere sfruttate: perché questa squadra non può essere quella che abbiamo visto fino a ora
La pausa sta per finire, gli impegni delle Nazionali che hanno interrotto la Serie A sono quasi pronti per andare agli archivi e in pochi giorni sarà tempo di tornare a pensare al campionato. Da queste due settimane sono emerse situazioni che non possono essere tralasciate, visto anche l'inizio di stagione della Fiorentina, ferma a tre punti dopo le prime sei giornate. Il primo nome è quello di Albert Gudmundsson, oggetto misterioso per Pioli nei primi tre mesi di partite ma che con la sua Islanda ha vissuto serate da campione. Doppietta prima e assist poi, nella gara contro la Francia, per un messaggio chiaro per chi pensa che non possa essere un fattore con la maglia viola. Il numero 10 ha trascorso giornate e, soprattutto, serate, da protagonista e la domanda è semplice: cara Fiorentina, hai visto cosa può fare Gudmundsson se messo nelle condizioni giuste?
Non solo Gud.
L'inizio di campionato è stato un incubo, le prossime tre gare, contro Milan, Bologna e Inter, non saranno il massimo per ritrovare la fiducia, vista la forza degli avversari, ma la Fiorentina avrà l'obbigo di tornare a essere protagonista, a partire dalla gara di domenica sera a San Siro. A cominciare dalla gara contro la squadra di Allegri dovranno arrivare segnali completamente diversi rispetto a quelli avuti fino a oggi e Pioli dovrà ripartire sia da Gudmundsson che da Piccoli, visto che Kean non ci sarà. La convocazione in Nazionale dovrà essere un punto fermo per l'attaccante arrivato dal Cagliari in estate e il ko del numero 20 dovrà rappresentare un'occasione, da cogliere, per mister 27 milioni, chiamato a fare la differenza.
Calendario tosto ma c'è dell'altro.
Come detto i prossimi tre appuntamenti in Serie A, intervallati dalla Conference, non saranno banali, anzi, ma le sfide alle grandi dovranno essere uno stimolo in più per tutti, dai giocatori all'allenatore fino alla dirigenza, che avrà il compito di tenere tutti sulle spine ma con il morale alto, per quanto possibile. Partite toste, ma che dovranno avere il sapore della riscossa. La FIorentina dovrà sfruttare l'occasione di poter fare la voce grossa con le grandi, per far partire finalmente la sua stagione. Le difficoltà ci sono, la rosa non è stata costruita nel migliore dei modi, come ripetiamo da settimane, ma a prescindere da quello che sarebbe potuto essere la certezza è una sola: questa squadra non può essere quella che abbiamo visto fino a questo momento. Le carte per fare meglio ci sono, senza dubbio, ed è lecito che Pioli sia consapevole di questo, per ripartire e iniziare la stagione. In ritardo, sì, ma comunque in tempo per poter permettere alla Fiorentina di dire la sua in questa stagione.







