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La situazione resta complicata ma con questo spogliatoio perché non pensare a De Rossi?TUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Tommaso Loreto
per Firenzeviola.it

La situazione resta complicata ma con questo spogliatoio perché non pensare a De Rossi?

Stefano Pioli aveva probabilmente sopravvalutato la sua incidenza nel mondo viola. Quando è stato contattato in Arabia, direttamente dall’accoppiata Ferrari-Pradè, l’allenatore deve aver pensato di poter reggere un carico (gestionale, di responsabilità allargata oltre che tecnica) che si è rivelato di ben altro peso. Così quando è arrivato a Firenze non si dev’esser preoccupato troppo di una condizione interna allo spogliatoio, e più in generale lungo i viottoli del Viola Park, come minimo confusionaria

L’impatto su un gruppo che mentalmente è andato per la propria strada
Che questo gruppo non abbia mai del tutto accolto il successore di Palladino è un aspetto che soprattutto il campo ha ribadito partita dopo partita. Ma non bastasse l’ultimo desolante posto in classifica con soli 4 punti, prestazione contro il Lecce e atteggiamenti che ne sono seguiti raccontano di come un po’ tutta la squadra abbia voluto andarsene (mentalmente) per conto proprio. Con il comunicato di ieri si chiude una storia che non parla a favore di nessuno, certamente non del tecnico, ma nemmeno di un gruppo che si è rivelato incapace di trovare una vittoria in 10 partite di campionato e altrettanto inerme di fronte a un Lecce di ben altro valore economico. 

Situazione (di nuovo) complicata
Quella che è stata la parabola del Pioli bis è però ormai storia vecchia, e certamente non mancheranno ulteriori retroscena a riempire le cronache future. Conta capire, piuttosto, come la Fiorentina riuscirà a uscire dalle sabbie mobili dell’ennesima rivoluzione, tanto più in momento di confusione generale dove il presidente non solo non si sente ma di fatto esonera un allenatore che mai ha incontrato dal vivo (e benissimo fa l’ACCVC a richiederne un intervento chiarificatore, quanto meno sugli obiettivi a medio-lungo termine). Intanto la dirigenza attende di capire se ci sarà un’altra promozione interna (quella di Goretti al ruolo di ds) e soprattutto serve scegliere un successore di Pioli. Perché Galloppa ad interim può anche essere la soluzione più logica, ma ad ora difficilmente quella più stabile nel tempo, a meno di piacevoli sorprese, ovvio. 

Le ipotesi al vaglio per la panchina
In uno scenario del genere, nel quale l’opzione D’Aversa è stata fatta tramontare in fretta per via di una reazione della piazza tutt’altro che accondiscendente, restano sul tavolo i nomi di Vanoli, Mancini, Nesta e pure l’ipotesi del ritorno di Palladino. Quest’ultimo scenario rappresenterebbe un ulteriore assist verso i calciatori, o almeno quelli rimasti legati al tecnico campano, mentre gli altri nomi in ballo si portano dietro diverse problematiche, dalla separazione burrascosa del passato nel caso dell’ex ct azzurro alla relativa esperienza che invece riguarderebbe l’ex allenatore del Torino o l’ex difensore, tra le altre, di Lazio e Milan. Un labirinto dal quale uscire sembra complicato, se non provando a restare lucidi nei prossimi giorni dopo aver messo una prima toppa alle varie falle.

Perchè lasciar strada libera al Genoa per DDR?
E allora in un momento in cui nessuna delle varie ipotesi ha già via libera, per motivi diversi, perché escludere a priori un tecnico come De Rossi? E’ vero l’ex giallorosso sarebbe prossimo al Genoa, ma ancora l’affare non è chiuso e pure Vanoli è seguito dai rossoblu. Sul piano caratteriale DDR potrebbe essere la figura giusta per trasmettere un attaccamento alla maglia che questa squadra fino ad oggi non ha dimostrato. I principali detrattori di Pradè diranno che il suo arrivo sarebbe una scelta persino pilotata da un dirigente fantasma, in precedenza già stoppato anche per questo motivo, ma con una scelta condizionata da cosa offre il mercato perché non tentare la carta di un tecnico di polso, comunque giovane, e magari in grado di entrare nelle teste di calciatori che per molti pensano ancora al giovane predecessore di Pioli?