Primi segnali incoraggianti con la Juventus: spicca la triade degli ex
Nell'attesa sfida tra Fiorentina e Juventus si è notato un'evidente exploit degli ex bianconeri in campo. Fagioli, Kean e Mandragora attraverso le loro prestazioni e le loro giocate in campo hanno cambiato le sorti della partita, indirizzata sui binari sbagliati nel recupero del primo tempo, quando un diagonale mancino di Kostic ha sorpreso e punito De Gea. La rete arrivata proprio nell'ultimo minuto concesso dall'arbitro Doveri, questo poteva diventare il primo sintomo di deragliamento di una squadra mentalmente fragile in questo avvio di stagione, ma così non è stato, forse per merito del nuovo allenatore, Paolo Vanoli, che con la sua ferocia agonistica ha ridato vita e stimoli alla squadra.
Tutto ciò è parso evidente nella ripresa, in cui la reazione viola è stata immediata, grazie alla saetta da fuori area di Mandragora, che ha fulminato Di Gregorio. Questa rete è valsa al centrocampista viola il premio di MVP al termine della partita, ma non è stata l'unico aspetto che gli ha permesso di raggiungere questo traguardo. Il classe '97 ha collezionato, da assoluto mattatore del centrocampo, una dato superiore al 50% di duelli vinti con un aggiunta di 2 passaggi chiave, portando un suo compagno al tiro, come in occasione della clamorosa traversa di Kean, che poteva valere il vantaggio viola.
In questo dato viene emulato dal suo compagno di reparto Nicolò Fagioli, che a detta di Vanoli nel post partita, è un giocatore di grande qualità con margini di miglioramento soprattutto in difesa, il cui compito è farsi trovare di più ed essere più presente nelle zone nevralgiche del campo. Nonostante la richiesta del suo allenatore di un maggior coinvolgimento, i dati parlano per il centrocampista ex Juventus, che ha mantenuto una precisione passaggi vicine al 95%, con 6 recuperi, 2 intercetti e altrettante chiusure difensive. Le statistiche lo fanno brillare nella fase sporca e di guerriglia del centrocampo, anche se nel rettangolo di gioco è rimasto in ombra del suo collega con caratteristiche balistiche e offensive superiori, permettendogli di andare a rete, proprio su assist di un altro ex Juventus, Moise Kean, forse il più grande rimpianto per i tifosi bianconeri, che lo hanno visto partire in direzione Firenze, dando spettacolo nella scorsa stagione.
Il centravanti con Vanoli, sembra aver ricevuto un iniezione di adrenalina. Sempre pronto ad aiutare il compagno, a far salire la squadra, facendo uso del suo fisico dominante e a infiammare il pubblico con le sue sgasate, che hanno fatto vacillare a più riprese la difesa bianconera. Kean sembra rinato, anche se con la Juventus non è arrivata la rete, che secondo molti sarebbe stata accompagnata dal solito griddy, sfatando la tendenza di non esultare quando si segna a una ex squadra, come fatto da Mandragora. I suoi dati non si limitano all'assist e alla traversa ancora tremante, il classe 2000 ha registrato: 9 duelli vinti, 4 falli subiti e 2 dribbling riusciti. I numeri e la prova di sabato sembrano dare ragione alle scelte di Vanoli e ai calciatori, che ora hanno l'obbligo di trovare la prestazione e possibilmente anche il risultato contro l'AEK in Conference e l'Atalanta del neo-allenatore ed ex viola, Raffaele Palladino.








