"Un dirigente navigato e un passo indietro dei giocatori. Ma è utopia": il pensiero del CorFio
"Un passo indietro per andare avanti", Questo il titolo dell'editoriale proposto dal Corriere Fiorentino, a firma di Alessandro Bocci, sui troppi problemi che presenta la Fiorentina di oggi, in cui si invoca l'arrivo di un dirigente esperto che possa metter mano alla situazione: "Il problema è che anche gli allenatori si sono infilati in questo circolo vizioso e perverso. Ogni volta un cambio, frenetico e inutile, alla ricerca vana di una scintilla. La squadra è spenta, morta, retrocessa nell’anima prima ancora che sul campo. La società, ridotta ai minimi termini e senza l’apporto del presidente Commisso, bloccato a New York da problemi di salute, andrebbe potenziata con l’inserimento di un uomo esperto, navigato. Che possa diventare un punto di riferimento e aiutare Vanoli senza mettergli pressione, come sta facendo Ranieri con Gasperini. Ma al momento, questa, sembra utopia".
Spazio poi a un passaggio sui giocatori, anch'essi responsabili: "È necessaria una presa di coscienza. Un chiarimento, nello spogliatoio o a cena: senza allenatore, senza dirigenti. Solo il gruppo. Perché quanto visto con il Sassuolo, ma anche con l’Aek Atene e tante altre volte, non va bene. Si può perdere, ma non così, senza lottare, senza anima, dando l’impressione di essere una specie di armata Brancaleone. I giocatori devono parlarsi chiaro e buttare fuori tutto. Chi non se la sente si faccia da parte. È una questione di uomini, su questo Vanoli ha ragione. [...] Ciascun giocatore deve fare un passo indietro per farne dieci in avanti. E se la squadra darà un segno della sua presenza, Firenze non la abbandonerà. Ma non si può chiedere senza dare. Il Verona è l’ultima spiaggia. O quasi".






