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LA FIORENTINA CHIEDE FIDUCIA E PROMETTE AMBIZIONE MA PER MANTENERE LE PROMESSE OCCORRE IL SACRIFICIO DEL PRESIDENTE
giovedì 13 giugno 2024, 11:25L'editoriale
di Stefano Prizio
per Firenzeviola.it

LA FIORENTINA CHIEDE FIDUCIA E PROMETTE AMBIZIONE MA PER MANTENERE LE PROMESSE OCCORRE IL SACRIFICIO DEL PRESIDENTE

Nell’ultima uscita pubblica dei dirigenti viola dinanzi alla stampa, apprezzata dai più per i toni  pacati rispetto al passato, la richiesta che il club fa all’ambiente viola è di avere fiducia, avere un’altra volta fiducia in chi preparerà la squadra per la prossima stagione. I precedenti non aiutano, nell’ultimo lustro la Fiorentina ha sbagliato molti acquisti, specialmente gli attaccanti che dovevano sostituire Vlahovic, come Pradè ha avuto la buona creanza di ammettere dinanzi ai cronisti per la prima volta. 

Tuttavia nel gruppo che sceglie i calciatori e che li mette in campo, molto è cambiato. Non c’è più Burdisso, sostituito da Goretti e anche Italiano è ormai parte di un altro progetto, quello di Bologna, mentre in viola è giunto Palladino. La critica è un valore, ma al momento, aspettando le prime mosse viola sul mercato, con una stagione azzerata alle spalle e un’altra alle porte, è corretto osservare  prima di sbilanciarsi in giudizi o previsioni. 

C’è poi un’altra parola che ha aleggiato sulla conferenza stampa testè citata e che sarà ricordata dal pubblico che ama e segue le sorti della Fiorentina per tutto il corso della prossima campagna di rafforzamento della squadra, detto lemma è ambizione. Al concetto che questa evoca, suscitatore di sogni nelle menti e nei cuori dei tifosi, sarà sottoposto ogni nome di calciatore anche solo accostato alla Fiorentina, lungo un’estate che si preannuncia calda, almeno sotto il profilo del calcio chiacchierato. 

L’ambizione, motore dello sport del calcio e di ogni altra disciplina che spinge l’uomo a competere per vincere, l’ambizione, dicevamo, discende dalla proprietà, i manager eseguono le direttive del padrone e ne spendono i denari o non li spendono se i denari non ci sono o chi li detiene non li mette a disposizione. Commisso bontà sua i soldi li ha e in passato li ha messi sul piatto, anche se sono stati usati non sempre bene da chi li ha  mutati in muscoli e cervelli di atleti più o meno di talento. 

I bisogni della Fiorentina sono palesi: ci vuole di certo un centravanti che segni, come ha  riconosciuto pubblicamente  Pradè apertis verbis, ma ci vuole anche un pezzo forte per ogni reparto, un centrocampista quindi ( visto anche l’addio certo di Arthur)  e un difensore ( necessario guardando ai numeri della scarsa tenuta della retroguardia) . Il problema è che arduo al momento prevedere un esborso così importante da parte del presidente, 80 milioni di euro più qualche altra decina che venga dalle cessioni, come ha spiegato un ex dirigente molto bravo come Pino Vitale. E’ arduo, ma è necessario se il club vorrà davvero corrispondere coi fatti ai sogni che ha evocato parlando di ambizione, è inutile girarci troppo attorno, per trovare un cambio di passo ci vuole un sacrificio economico. Non è un caso infatti come i nomi che hanno già iniziato a circolare per la punta non scaldino, con forse l’unica eccezione di Icardi che però guadagna uno stipendio troppo alto, ma giustamente Pradè parlò di ‘ cercare idee’, un’idea è un nome pescato dove nessuno immagina, come fanno i bravi talent scout, oppure un’idea è riuscire a  prendere Icardi o giocatori di quel livello convincendoli a guadagnare di meno.