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TMW - Fiorentina, Venuti: "Tornare in Europa è inestimabile. Doverosa la dedica ad Astori"
Ospite dell'evento per i 20 anni della Fondazione Niccolò Galli, Lorenzo Venuti, difensore della Fiorentina, parla così: "Per me è un'emozione immensa: ricordo nel 2008, quando ho giocato il Memorial, ero in un torneo d'élite. Sono felice di poter dare il mio contributo".
Che valore ha il ritorno in Europa?
"Enorme, inestimabile. Negli ultimi tre anni lottavamo in zone che non ci competevano, siamo ripartiti con un progetto serio: è il premio per i sacrifici fatti".
Ieri la Conference l'ha vinta la Roma.
"Quando giochi le competizioni punti a vincerle. Vediamo cosa potremmo fare".
Quale errore da non commettere quest'estate?
"Dopo gli ultimi anni la cosa più importanti era l'identità e questo è accaduto grazie al mister. Anche nelle sconfitte: quelli siamo, forse anche sbagliando ma è questo che ci ha fatto raggiungere i risultati. Diamo continuità e vedremo".
Che bilancio sulla sua stagione?
"Sono pienamente soddisfatto di me e del mio rendimento. Se ho alzato il livello lo devo anche ad Alvaro (Odriozola, ndr) con cui mi sono giocato il posto: è stata questa sana competizione a farci raggiungere l'Europa".
Quanto è stato determinante Torreira?
"Quest'anno lo è stato chiunque. Mi rifaccio a un post di Benassi sui social, quest'anno si è visto che tutti sono stati importanti ma nessuno indispensabile. Più che sui singoli, mi soffermo sul grande gruppo".
Le difficoltà finali cosa vi dicono?
"Tutto serve d'insegnamento, abbiamo avuto vari match point e li abbiamo sbagliati. Magari sarà questo il prossimo step, saper cambiare qualcosa quando devi vincere per forza. Quest'anno però il bicchiere è più che mezzo pieno".
Quanti meriti a Italiano?
"Ha fatto ritrovare fiducia in tanti giocatori. Oltre a quelli tecnico-tattici, ha grandi meriti mentali: tutti erano partecipi e remavano per lo stesso obiettivo".
Mantenuta la promessa ad Astori.
"Doverosa la dedica a lui, era il suo obiettivo, ciò che gli avevano promesso e che abbiamo ottenuto. L'Europa è tutta sua".
Che valore ha il ritorno in Europa?
"Enorme, inestimabile. Negli ultimi tre anni lottavamo in zone che non ci competevano, siamo ripartiti con un progetto serio: è il premio per i sacrifici fatti".
Ieri la Conference l'ha vinta la Roma.
"Quando giochi le competizioni punti a vincerle. Vediamo cosa potremmo fare".
Quale errore da non commettere quest'estate?
"Dopo gli ultimi anni la cosa più importanti era l'identità e questo è accaduto grazie al mister. Anche nelle sconfitte: quelli siamo, forse anche sbagliando ma è questo che ci ha fatto raggiungere i risultati. Diamo continuità e vedremo".
Che bilancio sulla sua stagione?
"Sono pienamente soddisfatto di me e del mio rendimento. Se ho alzato il livello lo devo anche ad Alvaro (Odriozola, ndr) con cui mi sono giocato il posto: è stata questa sana competizione a farci raggiungere l'Europa".
Quanto è stato determinante Torreira?
"Quest'anno lo è stato chiunque. Mi rifaccio a un post di Benassi sui social, quest'anno si è visto che tutti sono stati importanti ma nessuno indispensabile. Più che sui singoli, mi soffermo sul grande gruppo".
Le difficoltà finali cosa vi dicono?
"Tutto serve d'insegnamento, abbiamo avuto vari match point e li abbiamo sbagliati. Magari sarà questo il prossimo step, saper cambiare qualcosa quando devi vincere per forza. Quest'anno però il bicchiere è più che mezzo pieno".
Quanti meriti a Italiano?
"Ha fatto ritrovare fiducia in tanti giocatori. Oltre a quelli tecnico-tattici, ha grandi meriti mentali: tutti erano partecipi e remavano per lo stesso obiettivo".
Mantenuta la promessa ad Astori.
"Doverosa la dedica a lui, era il suo obiettivo, ciò che gli avevano promesso e che abbiamo ottenuto. L'Europa è tutta sua".
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