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Fiorentina, dieci giorni di ordinaria follia tra risse, accuse e dimissioni: ora serve CommissoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
giovedì 29 maggio 2025, 10:55Serie A
di Lorenzo Di Benedetto
fonte Andrea Giannattasio

Fiorentina, dieci giorni di ordinaria follia tra risse, accuse e dimissioni: ora serve Commisso

Non si è fatta mancare davvero nulla la Fiorentina nell'arco degli ultimi giorni. Solo per restare nelle ultime due settimane, a partire dal penultimo turno di campionato contro il Bologna, si contano nell'ordine: la contestazione della Curva Fiesole nei confronti di Daniele Pradè e Raffaele Palladino (a cui ha fatto seguito anche un acceso confronto tra gli ultras e la squadra a Udine, dopo l'ultima gara di Serie A), la risposta stizzita di Rocco Commisso al tifo organizzato nella conferenza stampa indetta martedì ("I tifosi viola non sono solo quelli della curva Fiesole. Ho letto tanti commenti sui social in questi giorni e molti sono dalla nostra parte. I tifosi possono fare quello che vogliono ma non possono cambiare come stiamo portando avanti la Fiorentina. Spero mi sentano e capiscano che certe cose non devono farle"), la rissa tra Nicolò Zaniolo e due giocatori della Roma Primavera al termine della semifinale scudetto giocata al Viola Park e, solo ieri, le dimissioni improvvise di Palladino.

La durissima protesta della Curva
Della serie, a Firenze ultimamente non ci si annoia mai. E a questo lungo elenco di episodi controversi si aggiunge anche la risposta che il tifo organizzato ha fatto pervenire oggi tramite un lungo, durissimo, comunicato: "Ci ritroviamo anche a dover ascoltare parole inaccettabili sul nostro conto: Prima di parlare della Curva, caro Commisso: pulisciti la bocca" è stato l'attacco diretto al patron, a cui ha fatto seguito quello - ancor più duro - al ds Pradè: "Lui è simbolo di una gestione sportiva fallimentare che va avanti da anni, principale responsabile della disaffezione di un intero popolo. Direttore: se hai un briciolo di dignità, segui l'esempio del "figlio Palladino": levati dalle palle!" con poi un guanto di sfida finale: "Se scegliete la guerra con Firenze, siete destinati a perderla". Caos totale.


La tempesta dopo la quiete
Ovvio che la situazione stia lentamente trascendendo. E quello che più sorprende è che questo clima irrespirabile si sia generato al termine di un'annata che ha visto la Fiorentina ottenere il miglior piazzamento degli ultimi otto anni (sesto posto) e il miglior dato in fatto di punti negli ultimi undici anni (65), oltra a una semifinale europea persa con onore contro una squadra oggettivamente più forte ed esperta. Qualcosa che va altre ogni prevedibile schema. Una follia pura, che ha avuto come unico effetto quello di lasciare un forte sentimento di sconforto e spaesamento tra i tifosi.

Adesso serve Commisso
Che fare adesso, quindi? Ovvio che l'unica persona che può garantire nell'immediato un rilancio della Fiorentina sia Rocco Commisso. La persona che dovrà non solo dare il suo bene stare sul nome del nuovo tecnico (Pioli e Baroni sono in pole rispetto ad altre candidature, ma il sentore è che si andrà su un tecnico esperto) ma anche garantire adeguate risorse per fare mercato, fermo restando che la priorità del club (e, si suppone, anche di chi prenderà il posto di Palladino, è quella di mantenere a Firenze i pezzi pregiati, da De Gea a Kean).