tmw / fiorentina / Serie A

Frey: "Mi voleva il Marsiglia, ma scelsi San Siro. A Firenze ero tra i più forti al mondo"
Sebastien Frey parla a cuore aperto, in un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Tante esperienze in Italia per il portiere francese, a cominciare da quella con la maglia dell'Inter: "Il primo amore. Mi voleva il Marsiglia, ma dopo aver visto un Inter-Strasburgo di Coppa Uefa con Moratti scelsi San Siro".
Il meglio però lo ha dato difendendo i pali della Fiorentina: "La consacrazione. Lì sono stato uno dei portieri più forti del mondo. I fiorentini hanno capito subito che fossi un leader di personalità. Non eravamo la squadra più forte, ma il gruppo migliore sì. Ogni settimana andavamo a cena insieme, facevamo gruppo, stavamo bene. Se chiudo gli occhi ricordo gli amici, Toni, Mutu e gli altri, non una parata. Tutte cose che nel calcio di oggi sono quasi scomparse. Colpa di quei maledetti telefonini: i giocatori pensano solo a messaggiare".
Una grande carriera, a cui manca un vissuto in Nazionale degno delle sue grandi qualità: "Colpa di Domenech. Già in Under 21 non mi faceva giocare. “A me l’Italia non piace proprio, lasciandoti in panchina gli faccio un dispetto”. Mi domando se i portieri titolari erano più forti di me, non penso. Non mi ha permesso di rappresentare il Paese".
Il meglio però lo ha dato difendendo i pali della Fiorentina: "La consacrazione. Lì sono stato uno dei portieri più forti del mondo. I fiorentini hanno capito subito che fossi un leader di personalità. Non eravamo la squadra più forte, ma il gruppo migliore sì. Ogni settimana andavamo a cena insieme, facevamo gruppo, stavamo bene. Se chiudo gli occhi ricordo gli amici, Toni, Mutu e gli altri, non una parata. Tutte cose che nel calcio di oggi sono quasi scomparse. Colpa di quei maledetti telefonini: i giocatori pensano solo a messaggiare".
Una grande carriera, a cui manca un vissuto in Nazionale degno delle sue grandi qualità: "Colpa di Domenech. Già in Under 21 non mi faceva giocare. “A me l’Italia non piace proprio, lasciandoti in panchina gli faccio un dispetto”. Mi domando se i portieri titolari erano più forti di me, non penso. Non mi ha permesso di rappresentare il Paese".
Articoli correlati
Altre notizie
Ultime dai canali








Primo piano