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Sartori: "Lucumi gran bel giocatore, speriamo resti a Bologna tanto tempo". E parla di Rowe
Presente al Premio Nereo Rocco, oggi a Coverciano, il direttore sportivo del Bologna Giovanni Sartori ha parlato così ai cronisti presenti tra cui TMW: "Condivido questo premio con tutto il Bologna, a partire dal presidente fino a tutti i magazzinieri, da soli non si vince niente, serve un gruppo che ti permette di ottenere i risultati".
Lei ha raggiunto traguardi importanti in tutte le squadre in cui ha lavorato: ma qual è il segreto per essere un bravo Direttore sportivo? "Io non ho segreti, ho solo la fortuna di amare il mio lavoro, lo faccio con una passione incredibile, non mi pesa e questo è il mio segreto".
Quello dell'anno scorso è stato un traguardo che ha coronato un progetto che in questa stagione vuole consolidarsi. "Ci proviamo, non è mai semplice ripetersi ma proveremo a consolidarci. Anche quest'anno abbiamo fatto investimenti importanti nel mercato, adesso veniamo dalla vittoria della Coppa Italia e speriamo di continuare con questa crescita".
L'impronta del Bologna è continuare a investire e credere in un tecnico come Italiano. "Siamo contentissimi di Italiano, l'anno scorso ha portato a Bologna un trofeo che mancava da 50 anni, speriamo di crescere insieme a lui e di portare risultati positivi".
Bologna e Fiorentina sono due squadre che spesso vengono messe sullo stesso piano come obiettivi. Si equivalgono anche quest'anno o una è più avanti dell'altra? "Effettivamente ci mettono sullo stesso livello, e devo dire che questo non mi dispiace perché per me quest'anno la Fiorentina ha fatto un ottimo mercato e ha preso un grandissimo allenatore. Per cui se ci mettono sullo stesso livello vuol dire che faremo qualcosa di buono anche noi".
Il segreto del Bologna in questi anni è stato solo Sartori? "Sartori non c'entra niente, il segreto è la società che è un'ottima società, capitanata da un grandissimo presidente, un gruppo di giocatori che si è cementato in questi anni e che condivide tutto in un modo stupendo, un buonissimo allenatore che col proprio staff ha portato una mentalità diversa, vincente. Per cui è tutto un insieme di cose, senza dimenticare una grande città e una grande tifoseria che anche in questi anni non ci hanno fatto mai mancare il calore".
Kean oggi secondo lei quanto vale in termini tecnici? E' davvero uno dei migliori in Europa? "Nell'ultimo anno ha dimostrato di essere un attaccante top, lo ha dimostrato anche ieri con la doppietta con l'Italia. Oggi è in una fase di grande crescita, forse crescerà ancora e penso diventerà uno dei più forti in Europa".
Anche il Bologna in estate era sulle tracce di Dzeko? E come nascono le operazioni Immobile e Bernardeschi? "Il mercato ormai è passato, Dzeko è un giocatore della Fiorentina, io parlo solo dei giocatori del Bologna. Abbiamo avuto un pensiero per questi due giocatori che volevano rientrare in Italia, hanno dato tanto al calcio italiano, hanno continuato a fare bene anche all'estero e abbiamo pensato che potessero dare tanto anche al Bologna visto che quest'anno avremo quattro competizioni considerando anche la Supercoppa Italiana. Speriamo che la loro esperienza ci faccia fare un salto di qualità".
La Fiorentina in estate ha puntato su molti italiani. "Lo ha fatto anche il Bologna, abbiamo puntato su molti italiani, siamo contenti. La Fiorentina ha fatto una buonissima squadra, ma non sono il ds quindi oltre non vado".
Ma Sartori è mai stato vicino veramente alla Fiorentina? "C'è stato un momento con la possibilità che arrivassi. In che periodo? Con Sconcerti. E anche con i Della Valle".
Avete investito tanto su Jonathan Rowe. "Devo dire che è stato fatto un investimento molto importante (l'esterno d'attacco è arrivato dal Marsiglia per 17 milioni di euro, ndr). Speriamo che ci dia quello che noi tutti ci aspettiamo".
E' stato più doloroso vendere Beukema o Ndoye? "Entrambi, un grande dolore, ma era necessario".
Si parla spesso di giovani, ma questa estate in Serie A sono arrivati anche giocatori come Dzeko, Modric, Immobile: perché succede questo? "Perché sono giocatori importanti, l'età conta ma fino a un certo punto. L'importante è il valore del giocatore e il valore tecnico. Vanno bene i giovani, ma anche quei giocatori esperti che possono in certi momenti, magari in campo europeo, darti quel qualcosa in più".
Fiducia per il rinnovo di Lucumì? "Un gran bel giocatore, speriamo che resti con noi tanto tempo (qui il punto sulla trattativa)".
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