Stallo alla colombiana per Lucumi. Ma basta una mossa perché rinnovi con il Bologna

Come in un film di Tarantino, il Bologna e Jhon Lucumi stanno vivendo uno stallo alla messicana sul rinnovo di contratto. Forse sarebbe meglio definirlo alla colombiana, viste le origini del centrale difensivo, anche se la sensazione è che basti una mossa distensiva per far sì che le ideali pistole che le parti si puntano contro dall'estate vengano abbassate e si inizi a pensare davvero ad un futuro ancora assieme.
Può essere quindi ripercorrere gli ultimi capitoli della vicenda tra il Bologna e Lucumi. Già dalla scorsa estate il colombiano era stato seguito con attenzione da varie realtà d'Europa, nella scorsa primavera per cautelarsi la società rossoblù aveva attivato l'opzione unilaterale di rinnovo automatico che ha portato la scadenza del vincolo dal 30 giugno del 2025 allo stesso giorno, ma del 2026. Un altro anno che tutelava il Bologna da un addio a parametro zero, lo stesso che però potrebbe profilarsi adesso, dopo un'estate di muro, se le cose non cambieranno. L'obiettivo del club, naturalmente, è di evitarlo.
Sì, perché la storia recentissima ricorda che il Bologna ha respinto qualsiasi assalto a Lucumi nel corso dell'ultimo mercato estivo, su tutti quello del Sunderland di Ghisolfi (dirigente che voleva il difensore già alla Roma) che si è spinto anche oltre la clausola da 28 milioni di euro presente nel contratto del centrale con gli emiliani, per quanto pagandola in più esercizi. Ora però rimane un solo anno residuo nell'accordo tra il Bologna e Lucumi: il club ha già reso nota ufficiosamente la propria proposta per estendere fino al 2029 a oltre 2 milioni di euro netti a stagione, andando quindi a raddoppiare il suo attuale ingaggio. Nel momento in cui Lucumi farà un passo verso il club, l'accordo si farà.
