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Lucarelli: "Vlahovic avrà dei pre-accordi. Attaccanti? Qui c'è qualità, magari la testa frega"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
ieri alle 21:38Serie A
di Alessio Del Lungo

Lucarelli: "Vlahovic avrà dei pre-accordi. Attaccanti? Qui c'è qualità, magari la testa frega"

Cristiano Lucarelli, ex attaccante che ha giocato a lungo in Serie A, soprattutto nel Livorno, è intervenuto a margine della presentazione del libro "Ci chiamavano sciacalli" di Carlo Pallavicino ai microfoni dei media presenti, tra cui TMW, parlando così della situazione della Fiorentina: "Non mi aspettavo un inizio così difficile, però è anche vero che ci sono stati tutta una serie di episodi che hanno condizionato e tolto qualche punto. Per me Pioli è una garanzia assoluta. Sicuramente c'è lo scotto iniziale che si è pagato tutti quando si è fatto le scelte di cuore... Ho fiducia, è un grande allenatore, lo ha dimostrato, ha fatto sempre bene, però è chiaro, quando alleni con una parte di cuore, perché magari hai un legame speciale, e a me è successo a Livorno, non riesci a essere quello che sei stato da altre parti. Nelle prossime partite la Fiorentina si riporterà nelle posizioni in cui ha tutte le qualità per stare, sia per i giocatori che ha, sia per la bravura e la sapienza di un allenatore come Pioli". Quanto è importante che Kean si sia sbloccato? "Ovviamente per un attaccante da cui ci si aspetta dei gol è importante: per lui, per i punti e per i compagni. Anche altri devono segnare però perché non si può far gravare sulle spalle di tutto di Kean, anche se è quello da cui ci si aspetta più gol di tutti. Credo che ognuno debba ambire a essere protagonista nella Fiorentina e non a delegare solo lui per quanto riguarda la parte realizzativa. La cosa bella del calcio, soprattutto in questo calcio moderno, è che anche i terzini e i difensori centrali hanno l'ambizione di realizzare dei gol durante il campionato". Kean e Piccoli insieme come li vede? "Kean ha delle caratteristiche adattabili a ogni tipo di caratteristiche dei compagni di reparto perché è una prima punta atipica, non è il classico centravanti di riferimento come potevo essere io o come poteva essere Luca Toni, ma è uno che attacca la profondità, svaria sul fronte d'attacco... Quindi secondo me è compatibile con ogni altra caratteristica di eventuali compagni di reparto". Perché Pioli ha scelto la difesa a 3 se ha sempre giocato a 4 in carriera? "Io non ho la presunzione di poter insegnare niente a Stefano, tra l'altro abbiamo giocato insieme, siamo amici, quindi come ho detto prima io mi fido ciecamente di lui. Ovviamente ogni modulo ti dà dei vantaggi e degli svantaggi, altrimenti se ci fosse un modulo con il quale si vincerebbero tutte le partite, utilizzerebbero tutti quello. La difesa a tre ti dà magari un vantaggio nella fase di costruzione, però magari in fase difensiva ti abbassa un po' la squadra, la difesa a quattro ti dà altri tipi di vantaggi... Io credo che un allenatore così capace se ha valutato e sta valutando che la difesa a tre è l'abito adatto a questa squadra, io sono fiducioso che questo sia l'abito adatto per la squadra. La Fiorentina ha avuto anche la sfortuna di incontrare in casa squadre forti e squadre fastidiose, in salute, anche l'inizio di calendario non è stato fortunatissimo, però secondo me alla fine della stagione sarà dove deve stare". Si aspetta di più da Gudmundsson? "Mi aspetto di più da tutti i giocatori della Fiorentina, anche dal portiere, dai difensori, dai centrocampisti e dai subentranti. Una squadra che fa 40 giornate perfette non esiste, il momento di calo ce lo hai sempre: può essere all'inizio, a metà, a primavera, nella fase decisiva… Solitamente chi parte male finisce bene, hai più tempo per capire i problemi e risolverli sul campo. Le vittorie a volte illudono, sono ancora convinto che la Fiorentina sia quella squadra che farà il percorso opposto". Che idea si è fatto sulla Serie A? "Ancora è presto. Il Napoli si sapeva che come rosa poteva essere nuovamente lì, l'Inter idem, anche se l'inizio non è stato facile. È anche una fase che con 2-3 vittorie di riporti in zone importanti di classifica. Il Milan era preventivabile che con Allegri, senza l'impegno delle coppe, potesse essere fastidioso. Sulla Roma c'era molto interesse… Se Gasperini riuscirà a portare l'idea di gioco di cui ha beneficiato l'Atalanta sicuramente starà in quella parte di classifica, poi c'è la Juventus, che più o meno è lì dove ci si aspettava. Anche se sei partite sono veramente poche per poter dare un giudizio non definitivo, anche solo parziale". Intravede qualità importanti anche lei in Pio Esposito. Se ne parla tanto in Italia. "Le qualità importanti anche in questi anni che si è detto che in Italia mancavano gli attaccanti, in realtà da un punto di vista tecnico e di qualità ce n'era. Poi magari è più la testa che frega. Mazzone diceva sempre che ci sono due tipi di giocatori, uno dalla punta dei piedi alla punta del naso, uno dalla punta del naso alla punta dei capelli. Se un giorno farai l'allenatore prendi quelli dalla punta del naso alla punta dei capelli, perché i dieci centimetri della testa sono troppo importanti. Se i giocatori vengono scelti per giocare in Serie A è perché la qualità la hanno. Ci sono tante dinamiche che influiscono… Allegri, nonostante abbia insistito molto con Kean, non è riuscito a fargli avere il rendimento che ha avuto a Firenze. Ogni giocatore ha la sua piazza. Ogni giocatore è un essere umano e non è la PlayStation che prendi un calciatore, lo paghi 20-30 milioni, arriva in città, si cambia, si mette le scarpe e comincia a segnare immediatamente. Ci sono dei giocatori che vanno aspettati, le qualità le hanno tutti, la forza è quello di mettere questi calciatori nelle condizioni migliori di esprimersi". Come mai Vlahovic non sta giocando nella Juventus? "Io credo che il suo contratto in scadenza possa condizionare società e allenatore nelle scelte. A giugno si svincolerò, credo che un giocatore del suo valore avrà già dei pre-accordi con qualche altra squadra, credo che possa essere il motivo".