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Fiorentina, benedetta sosta: in 8 in nazionale, ma Vanoli avrà un gruppo folto da plasmare
La pausa per le Nazionali è vista come una vera e propria benedizione in casa Fiorentina. Le due settimane di stop rappresentano il momento ideale per Paolo Vanoli per imprimere la sua filosofia e plasmare la nuova Fiorentina in vista del proseguo della stagione. Nonostante l'assenza di diversi giocatori impegnati con le rispettive selezioni, il tecnico potrà concentrarsi su alcuni elementi chiave rimasti a Firenze. Su tutti, come scrive il Corriere Fiorentino oggi in edicola, c'è attesa per il rientro di Robin Gosens: l'esterno tedesco, presente a Genova per supportare la squadra, è ormai alle fasi conclusive del recupero e dovrebbe tornare pienamente a disposizione al termine della sosta.
Discorso diverso per Moise Kean: il trauma alla tibia rimediato in Conference League lo costringe ai box, facendogli saltare gli impegni con l'Italia. Kean non sarà l'unico a restare a Firenze: anche Hans Nicolussi Caviglia e Roberto Piccoli non partiranno. Per entrambi, specialmente per Piccoli a cui Gattuso ha preferito Cambiaghi, la sosta sarà cruciale per affinare la condizione fisica e scalare le gerarchie di Vanoli.
Intanto i nazionali hanno lasciato il Viola Park: Dzeko, Pongracic, Gudmundsson e Sohm risponderanno alle chiamate delle loro selezioni maggiori. Spazio anche ai giovani di prospettiva: Martinelli, Comuzzo, Fortini e Ndour saranno impegnati con le selezioni giovanili, con l'Under 21 di Baldini che si gioca il primato nel Gruppo E contro Polonia e Montenegro per accedere all’Europeo di categoria. Un periodo di riorganizzazione e test fondamentali per il futuro viola.
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