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Pongracic: "Giocare a calcio in questi momenti è difficile. Capisco i tifosi, gli insulti mi motivano"
Marin Pongracic, difensore della Fiorentina, è intervenuto al Viola Park, partecipando al format organizzato dal club viola e rispondendo così alle domande degli studenti presenti sull'inizio della sua carriera e l'importanza della famiglia: "Ho fatto il mio primo allenamento a 6 anni e ricordo che venne con me la mia sorella più grande. La mia famiglia mi ha dato tanto sostegno, in particolare mio padre che veniva a tutte le partite e mi stava vicino e mi ha anche criticato per farmi migliorare".
Che cosa può dirci sul periodo che state vivendo?
"Giocare a calcio non è difficile se non in momenti in cui ti trovi in difficoltà come ora, in cui la squadra si impegna, ma non riesce a vincere la partita, sono frustrazioni. Ma non è difficile quando ami qualcosa. Se giochi a calcio per passione diventa tutto più facile correre per il compagno e sacrificarsi anche fuori dal campo".
Ci sono tanti commenti negativi.
"È come sui social, che io però non seguo molto. Allo stadio senti gli insulti e i commenti negativi, ma mi danno motivazione. È successo anche in casa nostra al Franchi che i tifosi non sono stati contenti. Io li capisco e la prendo come motivazione per dire che siamo in casa e i nostri tifosi vogliono che vinciamo e dunque la nostra responsabilità è questa, di dare il massimo. Per questo devi concentrarti sulla partita e non senti i fischi o cosa ti dicono, durante la partita io sono concentrato"
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