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Fiorentina in silenzio, riflessioni su Vanoli: l'allenatore non può che essere in discussione
La Fiorentina si è chiusa nel silenzio stampa, per provare a raccogliere le idee di fronte all'ennesimo giro a vuoto di questo avvio di stagione da incubo per quanto riguarda il cammino in Serie A. Al termine della 15^ partita di fila in campionato senza vincere, per di più uno scontro salvezza come quello contro l'Hellas Verona che è stato addirittura perso, regna il silenzio e nessuno dei tesserati del club toscano si presentato di fronte alla stampa, fosse anche solo quella 'amica' dei canali ufficiali societari, per commentare quanto sta avvenendo.
Impossibile pensare che non siano in corso profonde riflessioni sulla figura di Paolo Vanoli. L'allenatore della Fiorentina non è riuscito a dare il cambio di passo alla squadra in cui molti hanno sperato e una delle principali critiche che si sta abbattendo sul suo operato è l'eccessivo timore nel distaccarsi dalle idee di Pioli di inizio stagione, a questo punto evidentemente infruttuose, come minimo. Un tema sul quale sembra poter disporre di minore difesa alla luce del fatto che la sua prima, e fin qui unica vittoria da allenatore della Fiorentina, giovedì scorso contro la Dinamo Kiev, è passata anche da un cambio di modulo nel secondo tempo, con annesso passaggio a un 4-4-2 che permette di coprire meglio le fasce rispetto al 3-5-2.
A parlare ancor più chiaro, ci pensano i numeri. Da allenatore della Fiorentina, Vanoli ha messo insieme 7 partite tra Serie A (5) e Conference League (2), vincendone solo una nella competizione internazionale, in cui ha perso l'altra (0-1 con l'AEK). In campionato, invece, il ruolino di marcia recita 2 pareggi e 3 sconfitte, queste arrivate tutte di fila nelle ultime 3 partite.
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