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Parma-Fiorentina 1-0, le pagelle: Pellegrino è un leone, Corvi un muro, nei viola si salvano in pochiTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 14:34Serie A
di Niccolò Righi

Parma-Fiorentina 1-0, le pagelle: Pellegrino è un leone, Corvi un muro, nei viola si salvano in pochi

Il Parma torna a vincere in casa contro la Fiorentina grazie al gol di Sorensen, al Tardini la partita valevole per la 17^ giornata di Serie A finisce con il risultato di 1-0. LE PAGELLE DEL PARMA (di Pietro Celeste) Corvi 7 - Parata provvidenziale su Comuzzo a mano aperta. Decisivo anche sulle conclusioni di Nodur e Dodò, seppur poi segnalate irregolarmente dal direttore. Nel finale si distende su Gundmundsson. Britschgi 6,5 - Il Parma preme più dalla sua parte e, in una delle sue scorribande, nasce proprio il gol partita grazie al suo traversone. Circati 6,5 - Un muro. Regge con le unghie e con i denti la fisicità di Kean, ostacolandolo più volte al momento dell'impatto con il pallone. Valenti 6,5 - Lui e Circati si spartiscono Kean e chiunque capiti su di lui compie un ottimo lavoro. Salvifico nel metterci il piede sulla conclusione di Fortini. Valeri 6 - Guardingo a differenza del solito e la cura difensiva lo premia come in occasione della diagonale perfetta a chiudere Gudmundsson al momento del tiro. Bernabè 6 - Dinamico nelle due fasi e abile in mezzo al campo. Costretto come sempre agli straordinari con un blocco medio-basso in fase di non possesso. Dal 81' Ordonez s.v. Keita 6,5 - Forza nelle gambe dimostrata dai numerosi duelli vinti e nella velocità di ripiegamento. Poco presente nella manovra in fase di possesso, ma fondamentale nel finale. Dal 94' Cremaschi s.v. Sorensen 7 - Un gol che vale oro, nello scontro salvezza con la Fiorentina a chiudere l'anno nel migliore dei modi. Continua a guidare la classifica dei corridori dei match. Benedyczak 5,5 - Non la sua miglior versione. Il più in ombra del tridente offensivo ducale, non venendo mai coinvolto nelle fiammate a fasi alterne. Dal 67' Oristanio 6 - Ha voglia di dimostrare, mettendosi più volte in luce, seppur non riesca a incidere. Ondrejka 6 - E' il fine delle ripartenze dei suoi. Spesso isolato nell'uno contro uno, in cui crea senza essere pungente. Dal 67' Estevez 6 - Cambio difensivo per reggere il risultato, premiato. Pellegrino 7 - Il solito lavoro di grande generosità, cotanto di partecipazione al gol seppur in maniera involontaria a premiare l'inserimento del compagno. Dopo il vantaggio appare stanco, alternando cose buone ad altre meno, ma dando tutto. Dal 94' Djuric s.v. Carlos Cuesta 6,5 - Tre punti fondamentali per allungare in classifica, scacciando la paura della retrocessione e rinnegando le critiche incassate dopo la sconfitta con la Lazio in casa. Il suo Parma non giocherà un calcio meraviglioso, ma ha forza e animo. LE PAGELLE DELLA FIORENTINA (di Niccolò Righi) De Gea 6 - Continua a non dare le sicurezze che conferiva la scorsa stagione ma è sicuramente incolpevole sulla rete del Parma. Dodo 5 - Nel primo tempo non riesce a sfondare e prova con qualche cross che non riesce a impensierire i difensori del Parma. Si fa nettamente anticipare da Sorensen nell’azione del vantaggio degli emiliani. Pongracic 5,5 - Fa subito sentire la sua presenza a Pellegrino che da inizio ad un lungo duello individuale con il centravanti argentino, che spesso perde. Comuzzo 6,5 - Primo tempo pressoché perfetto in cui è anche decisivo a mettere il pienone e a deviare in corner un tiro a botta sicura di Ondrejka. Leggermente in ritardo su Pellegrino in occasione del gol, avrebbe suoi piedi il gol del pareggio ma Corvi gli nega la gioia con un grandissimo intervento. Dal 86’ Kouadio sv Viti 6 - Adattato in un ruolo non suo per sostituire Ranieri, è autore di un primo tempo senza infamia e senza lode. Vanoli lo lascia in panchina all’intervallo. Dal 45’ Fortini 5 - Appena entrato, si fa anticipare nettamente da Sorensen. Tanti errori anche in fase di possesso, la sua è una gara da dimenticare. Ndour 5 - Giostra sulla sinistra ma gioca un brutto primo tempo: tanti errori in appoggio, qualche brutto pallone perso e mai pericoloso. Nella ripresa sale leggermente di colpi, dimostrando di essere più a suo agio da mediano, anche se è troppo poco. Dal 76’ Sohm 5 - Avrebbe l’occasione di mettere a tacere qualche battutina che gli è giunta da Parma al momento della cessione, ma il modo in cui entra in campo le conferma tutte. Fagioli 5,5 - Mette a servizio della squadra la propria qualità ed è autore di un buon avvio di partita. Cuesta lo capisce, gli piantona addosso un centrocampista, e il regista viola cala alla distanza, rischiando anche di rendersi protagonista di un errore da matita rossa che Pellegrino non sfrutta. Mandragora 5,5 - Intervento in ritardo su Bernabé dopo circa venti minuti che lo fa giocare ammonito per il resto dei quaranta minuti, non particolarmente brillanti, in cui resta in campo. Dal 62’ Piccoli 5 - È autore di un buon ingresso in cui crea tanto per i compagni ma sul finale sbaglia clamorosamente l’appuntamento con il gol. Parisi 5,5 - nel primo tempo ci prova con qualche incursione che non riesce a dare i suoi frutti, troppo in ritardo la chiusura su Britschgi da cui nasce il cross del vantaggio. Dal 76’ Gosens sv Gudmundsson 5 - Qualche iniziativa a intermittenza nel primo tempo, ancora meno nella ripresa, dove non lo salva la palla perfetta sulla testa di Piccoli che l’ex Cagliari spreca. I suoi up and down continua ad essere un mistero e deleteri per una squadra che avrebbe bisogno come il pane della sua qualità per uscire da una situazione tragica. Kean 5 - Le prime conclusioni trovano sempre la respinta dei difensori ducali ma non migliora con il passare dei minuti. Troppo egoista in un contropiede in cui sceglie di calciare (malissimo) anziché servire al centro Piccoli completamente da solo. All. Vanoli 5 - Squadra che vince non si cambia e per questo il tecnico viola conferma 10/11 della formazione che una settimana fa ha trovato il primo successo in campionato. Dall’altra parte però questa volta non c’è Okoye che ci mette del suo e la Fiorentina continua a mostrare i soliti problemi: fragilità difensiva, difficoltà a segnare e poca personalità nei suoi giocatori più forti. Rivedile la gestione dei cambi. Nove punti fatti in 17 partite: a questa squadra servirà un miracolo per mantenere la categoria.