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ESCLUSIVA TMW - Accardi: "Milan, voto 9 al rinnovo di Leao. Può diventare il più forte al mondo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 25 maggio 2023, 20:23Serie A
di Alessio Del Lungo
esclusiva

Accardi: "Milan, voto 9 al rinnovo di Leao. Può diventare il più forte al mondo"

La voce dell'agente con Niccolò Ceccarini e Beppe Accardi - Piazza Affari con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci
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L'agente Beppe Accardi ha parlato ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com di tantissimi temi, a cominciare dalla finale di Coppa Italia di ieri: "Se mettiamo sul tavolo i valori tecnici dell'Inter e quelli della Fiorentina, ci può stare che i nerazzurri quantifichino e i viola creino occasioni. La qualità nel calcio fa la differenza. La Fiorentina ha fatto un grandissimo lavoro, ma purtroppo la finale è un terno al lotto. Ha avuto due svarioni, Lautaro è stato bravo... La squadra di Italiano è sulla buona strada per costruire qualcosa. Commisso è al quarto anno fra mille difficoltà e mille attacchi ricevuti: ha ed hanno avuto la forza di andare avanti per la loro strada e ora stanno raccogliendo i frutti".

Polito la convincerebbe come dopo Giuntoli?
"Quando Giuntoli arrivò al Napoli veniva dal Carpi. Era l'ultimo probabilmente indicato per quel ruolo, ma il presidente è stato bravo a sceglierlo per il suo valore, che poi ha dimostrato, e non in base a dove avesse lavorato. Alla fine ha raccolto i risultati. Io sono dell'opinione che quando uno vince se ne deve andare perché lascia dei bei ricordi. Per quanto riguarda Polito, anche lui ha dimostrato le sue qualità, credo che sia una buona scelta per il Napoli. Così come lo sarebbe Accardi".

Si parla tanto di Luis Enrique come dopo Spalletti. Come lo vedrebbe in azzurro?
"Sono abbastanza convinto che possa andar via Spalletti. Luis Enrique potrebbe essere fattibile, ma tutto dipende dal fattore economico, e non parlo solo del suo contratto. Luis Enrique, qualora dovesse venire, chiederebbe nomi importanti. Sarebbe un tecnico di spessore internazionale, non ci sono dubbi sul fatto che sarebbe un tecnico affascinante".

Juventus, Vlahovic lo terrebbe a prescindere?
"Bisognerà capire come la Juventus affronterà questo periodo di difficoltà societaria, se guarderà più i conti per rimettere a posto il bilancio o se invece dovesse decidere di fare degli investimenti importanti per cercare di tornare ai livelli a cui ci ha abituato. Quando arrivano e ti portano i soldi veri comunque, per me li devi prendere perché non siamo in grado di competere con certi campionati dal punto di vista economico. Io Vlahovic lo terrei sicuramente, poi si dovrà capire che cosa succederà con Allegri e non solo".

Fiorentina, farebbe partire uno tra Jovic e Cabral?
"Li terrei tutti e due. Gli attaccanti di un certo tipo maturano tardi, sono ancora giovani e si sono adattati. Potrebbero diventare devastanti la prossima stagione. Vi ricordate il primo Toni? Quello che fino a 25 anni faceva fatica a giocare ovunque? Poi è esploso... Anche Belotti è esploso quando ha trovato l'ambiente ideale a Palermo. Gli attaccanti sono un mondo a parte, ma se hanno le qualità prima o poi la buttano dentro".


Che voto darebbe ai dirigenti del Milan che sono riusciti a far rinnovare Leao?
"Darei un 9, anche se proverei a fargli scattare qualcosa per farlo essere più continuo. Ci sono momenti in cui si assenta, poi riparte e crea la giocata. Ma il campionato italiano è una cosa diversa dagli altri. Se dovesse riuscire a trovare continuità diventerebbe veramente il più forte al mondo".

Scamacca può essere il nome giusto per l’attacco rossonero?
"Il Milan oggi più che di Scamacca, senza volergli togliere niente, ha bisogno di un attaccante che abbia la personalità di Ibrahimovic. Il Milan ha fatto la differenza grazie alla sua leadership, al fatto che lui si è trascinato dietro la squadra. Scamacca qualitativamente non si discute, ma ai rossoneri serve un leader che possa sostituire lo svedese. Al Milan è mancato lui perché, anche se in campo stava impalato o fermo, ti fa tremare. È l'unico antipatico che riesce a rimanere simpatico, i suoi ex compagni parlano tutti benissimo di lui, è uno stimolo averlo in squadra perché è di una disponibilità incredibile verso gli altri. Nella Primavera del Milan avevo un giocatore che si allenava ogni tanto con la prima squadra e talvolta tirava qualche scarpata ad Ibrahimovic. Mi diceva che, anche se ti guardava male poi a fine allenamento ti diceva di continuare così".

Passando all'Inter, farebbe uno sforzo per Lukaku o per Retegui?
"Farei di tutto per tenere Lukaku. Rappresenta quello che Ibrahimovic rappresenta per il Milan, è lo stesso personaggio. Sono giocatori che alla fine dell'anno ti fanno la differenza".

Mourinho resterà alla Roma?
"Già la scelta di approdare alla Roma non può essere stata fatta su determinate ambizioni che ha sempre avuto, ma consapevole di vivere una realtà diversa in Serie A in una città come Roma. I giallorossi non hanno mai potuto competere economicamente con le squadre del nord. Io credo che questo connubio possa continuare per questo. Prima arrivava, batteva i pugni e si faceva prendere i giocatori. Alla Roma non è avvenuto o, almeno, è avvenuto in minima parte".