Maurizio di Rienzo: "Mi ha sorpreso Darboe, Su Vivarini e Tsadjout..."
Intervista a Maurizio Di Rienzo, giornalista e tifoso del Frosinone, nella quale ha avuto modo di parlare della squadra, di mister Vivarini e dei prossimi impegni in campionato. Di seguito, le sue dichiarazioni.
Buonasera Maurizio. Sono zero vittorie per il Frosinone in questo inizio di campionato, quanti e quali sono i motivi a riguardo?
“Buonasera. Il Frosinone ha avuto alti e bassi, più ombre e poche luci. La squadra era un cantiere aperto, dove il Direttore Tecnico Angelozzi stava lavorando per portare giocatori d’esperienza. Tuttavia il budget è quel che è, infatti ha aspettato fino all’ultimo per fare dei buoni colpi. Per quanto riguarda il modulo Vivarini ha utilizzato la difesa a 4, ma a causa di qualche infortunio ha virato per il 3-5-2 o il 3-4-2-1. La situazione è migliorata in parte, aspettiamo i prossimi impegni per vedere se continuerà a giocare come negli ultimi impegni o – in alternativa – tornare a 4. Era necessario prendere, oltre a Biraschi, un altro difensore con esperienza in categoria. In difesa, però, mancano centimetri e questo può pesare sui calci piazzati”.
Il Brescia può rappresentare il cambio di rotta?
“In parte si, ma la sfida più importante sarà quella contro il Bari 7 giorni dopo l’impegno con i lombardi. I calciatori del Frosinone, infatti, avranno modo di assimilare al meglio i concetti di gioco di Vivarini imposti in questa prima sosta del campionato cadetto”.
Qual è stato l’acquisto che ti ha sorpreso di più?
“Senza dubbio Darboe. Ha raccolto l’eredità del centrocampo dopo le cessioni di Brescianini e Mazzitelli. Quest’ultimo aveva il compito di dettare le geometrie e i tempi di gioco. Il gambiano su questo è secondo me più forte e, inoltre, ha il pregio di essere più mobile in mezzo al campo. Può essere la rivelazione del Frosinone”.
La rosa è giovane e solo 4 elementi hanno compiuto 30 anni. Visto l’inizio di campionato era necessario acquistare qualcuno che garantisse esperienza?
“Come ho accennato prima, si. Era necessario. I giovani, però, se mostrano qualità e cattiveria agonistica – insieme ad un pizzico di fortuna – possono arrivare tra le prime 8 e giocarsela per la promozione in Serie A”.
Nell’ultimo giorno di mercato è arrivato Tsadjout, tra lui e Pecorino chi può essere il centravanti titolare?
“Pecorino si sa difendere bene nella sua posizione, ma il ruolo di prima punta lo deve ricoprire Tsadjout. Anche perché è giovane ma con un buon trascorso alle spalle. Cuni, titolare alla prima, non ha raccolto l’eredità dell’attacco ciociaro”.
Ultima domanda: che consiglio può dare a Vivarini?
“Non sono un allenatore e Vivarini è un tecnico navigato, non ha bisogno certamente di alcuna dritta. Tuttavia gli consiglio di imporre ai ragazzi, soprattutto quelli giovani, il coraggio e la cattiveria agonistica per giocare più decisi e disputare un buon campionato”.