
Vogliacco prosciolto da ogni accusa di match fixing: "Ho dimostrato la mia innocenza"
Prosciolto da ogni accusa. Ora che anche la Procura Federale ha rinunciato a ricorrere in appello, il difensore Alessandro Vogliacco può finalmente tornare a sorridere. Il Corriere dello Sport l'ha intervistato per raccontare a caldo la sua reazione: "Mi sento molto più leggero. Ho vissuto mesi difficili con tanta angoscia", le sue prime parole.
Il classe 1998 di proprietà del Genoa, reduce dal prestito al Parma degli ultimi sei mesi, ha spiegato nei dettagli cos'è successo dopo l'accusa di match fixing: "È arrivata una segnalazione su qualcosa di cui non sapevo l’esistenza. Per me è stata una doccia fredda.
Il classe 1998 di proprietà del Genoa, reduce dal prestito al Parma degli ultimi sei mesi, ha spiegato nei dettagli cos'è successo dopo l'accusa di match fixing: "È arrivata una segnalazione su qualcosa di cui non sapevo l’esistenza. Per me è stata una doccia fredda.
Però grazie alle persone e ai professionisti che mi hanno affiancato sono riuscito subito ad avere un quadro limpido della situazione e siamo riusciti a dimostrare la mia innocenza".
Non sono mancati neanche i ringraziamenti: "Ringrazio la mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto e ha sempre creduto nella mia innocenza. Il mio procuratore, Michelangelo Minieri, e i miei avvocati. Poi Pantaleo Longo (segretario sportivo del Genoa, ndr), un amico di famiglia che ha creduto fin da subito nella mia innocenza. Si è speso tanto per me e mi ha dimostrato che nella vita si può credere in qualcosa: nelle amicizie disinteressate".
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