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Inter-Hellas Verona 1-0, le pagelle: Asllani da 7, Correa 5. Valentini, mano galeotta
Inter-Hellas Verona 1-0
(9’ Asllani)
Le pagelle dell'Inter - A cura di Ivan Cardia
Martinez 6 - Attento sulla conclusione di Sarr nel primo tempo, nel corso della ripresa non ha particolari occasioni di mettersi in mostra. Comunque promosso.
Bisseck 6 - L’’unico superstite di Montjuic, ma ancora carico di energie. Si concede qualche sgroppata offensiva, anche per carenza di pericoli lì dietro. Dal 68’ Dimarco 6 - Chiude la porta interista a Tchatchoua, non trova quella veronese quando cerca un’improbabile conclusione alla Totti.
De Vrij 6,5 - Vita facile su Sarr, che ha solo un’occasione per fare male e non la sfrutta. Chiude da braccetto destro, soluzione che potrebbe tornare utile nel ritorno col Barça.
Carlos Augusto 6,5 - In questo momento è forse il più in palla di tutta la rosa nerazzurra, lo conferma anche con la percussione che porta al rigore del vantaggio.
Darmian 6 - Quadrato, pratico, buono. Dove lo metti sta. Non vende sogni ma solide realtà. Insomma, scegliete una frase fatta sull’affidabilità e gli calza a pennello, figuriamoci in serate da pilota automatico.
Frattesi 5,5 - Si nasconde nelle pieghe di una partita che, una volta sistemato il risultato, di utile ha solo la possibilità di mettersi in mostra per chi gioca un po’ meno. Impalpabile.
Asllani 7 - Da Calhanoglu eredita anche i compiti di rigorista: freddo dal dischetto. Sfiora la doppietta dalla distanza, fa girare l’Inter al ritmo moderato che le serve per portare a casa una gara mai in discussione.
Zielinski 6 - Un’oretta discreta, senza particolari spunti ma senza errori da menzionare. Galleggia come quasi tutti. Dal 68’ Mkhitaryan 6 - Entra per gestire un finale da portare a casa pensando a martedì.
Zalewski 6,5 - Guizzante sia a sinistra che a destra, tra i pochi a regalare qualche spunto a San Siro con un paio di dribbling. Una piccola dose di freschezza in una serata fin troppo lineare. Dall’84’ Acerbi s.v..
Correa 5 - La partita dell’andata aveva fatto gridare al miracolo, quella di ritorno chiarisce che non è avvenuta. Emblematica la palla corta per Arnautovic sul contropiede che avrebbe potuto chiudere il discorso in anticipo.
Arnautovic 5,5 - Il tocco morbido per Correa, che Valentini intercetta col braccio, è l’highlight di una serata in cui litiga in più di un’occasione col pallone e col compagno di reparto. Impreciso di testa nelle chance che gli capitano. Dal 76’ Taremi s.v..
Massimiliano Farris (Inzaghi squalificato) 6,5 - Avanti per inerzia, o quasi. Dieci cambi su undici non si vedevano dal 2015: scegliere dal Champions, a questo punto, è sacrosanto e inevitabile. A maggior ragione se poi l’Inter vince: turnover indolore, con la testa palesemente e comprensibilmente al ritorno col il Barcellona.
Le pagelle dell'Hellas Verona - A cura di Marco Pieracci
Montipò 6 - La finta di Asllani lo fa sdraiare dal lato sbagliato, per il resto è poco sollecitato in una serata meno impegnativa del previsto.
Daniliuc 6 - Ritrova la maglia da titolare dopo tanto tempo: la posizione di Correa non lo confonde, si oppone al connazionale Arnautovic.
Valentini 5 - Parte benino con una bella sponda, poi manda l'Inter dal dischetto: quel tocco di mano galeotto rende tutto più complicato.
Frese 6 - L'emergenza difensiva lo riporta al centro del teatro: nella prima esibizione alla Scala del Calcio non si fa prendere dall'ansia.
Tchatchoua 6 - La miglior risorsa offensiva gialloblù, sprigiona potenza nelle transizioni. Zalewski a piede invertito lo fa penare un po'.
Serdar 6 - Partita di puro sbattimento, per schermare gli inserimenti senza palla di Frattesi, ci mette la consueta dose di aggressività.
Duda 6 - Trascorre la maggior parte del tempo a protezione della difesa. Rischia il secondo giallo: viene graziato e Zanetti lo toglie. Dall'80' Kastanos sv
Niasse 6 - La maglia numero 10 non inganni, perché alla forma preferisce sempre la sostanza: cerca di limitare il palleggio interista. Dall'80' Tengstedt sv
Bradaric 6 - La spinta dell'Inter è concentrata quasi esclusivamente sulla corsia opposta alla sua, si annulla a vicenda con Darmian. Dal 90'+2 Livramento sv
Suslov 5,5 - Dovrebbe accompagnare Sarr, ma ricava poco dallo svariare sulla trequarti: un guizzo estemporaneo prima di uscire. Dal 69' Bernede 5,5 - Non dà la scossa.
Sarr 6 - De Vrij lo perde di vista raramente, negandogli la profondità: nell'unica occasione in cui gli viene concessa scalda i guantoni di Martinez. Dal 69' Mosquera 5,5 - Impatto minimo.
Paolo Zanetti 5,5 - Rinuncia a una punta per rimpolpare la mediana, scelta legittima anche se contro un'Inter in modalità ridotta forse poteva osare qualcosina di più. Ma non era da San Siro che dovevano arrivare i punti necessari per prendersi la salvezza: gli ultimi scontri diretti saranno decisivi.
(9’ Asllani)
Le pagelle dell'Inter - A cura di Ivan Cardia
Martinez 6 - Attento sulla conclusione di Sarr nel primo tempo, nel corso della ripresa non ha particolari occasioni di mettersi in mostra. Comunque promosso.
Bisseck 6 - L’’unico superstite di Montjuic, ma ancora carico di energie. Si concede qualche sgroppata offensiva, anche per carenza di pericoli lì dietro. Dal 68’ Dimarco 6 - Chiude la porta interista a Tchatchoua, non trova quella veronese quando cerca un’improbabile conclusione alla Totti.
De Vrij 6,5 - Vita facile su Sarr, che ha solo un’occasione per fare male e non la sfrutta. Chiude da braccetto destro, soluzione che potrebbe tornare utile nel ritorno col Barça.
Carlos Augusto 6,5 - In questo momento è forse il più in palla di tutta la rosa nerazzurra, lo conferma anche con la percussione che porta al rigore del vantaggio.
Darmian 6 - Quadrato, pratico, buono. Dove lo metti sta. Non vende sogni ma solide realtà. Insomma, scegliete una frase fatta sull’affidabilità e gli calza a pennello, figuriamoci in serate da pilota automatico.
Frattesi 5,5 - Si nasconde nelle pieghe di una partita che, una volta sistemato il risultato, di utile ha solo la possibilità di mettersi in mostra per chi gioca un po’ meno. Impalpabile.
Asllani 7 - Da Calhanoglu eredita anche i compiti di rigorista: freddo dal dischetto. Sfiora la doppietta dalla distanza, fa girare l’Inter al ritmo moderato che le serve per portare a casa una gara mai in discussione.
Zielinski 6 - Un’oretta discreta, senza particolari spunti ma senza errori da menzionare. Galleggia come quasi tutti. Dal 68’ Mkhitaryan 6 - Entra per gestire un finale da portare a casa pensando a martedì.
Zalewski 6,5 - Guizzante sia a sinistra che a destra, tra i pochi a regalare qualche spunto a San Siro con un paio di dribbling. Una piccola dose di freschezza in una serata fin troppo lineare. Dall’84’ Acerbi s.v..
Correa 5 - La partita dell’andata aveva fatto gridare al miracolo, quella di ritorno chiarisce che non è avvenuta. Emblematica la palla corta per Arnautovic sul contropiede che avrebbe potuto chiudere il discorso in anticipo.
Arnautovic 5,5 - Il tocco morbido per Correa, che Valentini intercetta col braccio, è l’highlight di una serata in cui litiga in più di un’occasione col pallone e col compagno di reparto. Impreciso di testa nelle chance che gli capitano. Dal 76’ Taremi s.v..
Massimiliano Farris (Inzaghi squalificato) 6,5 - Avanti per inerzia, o quasi. Dieci cambi su undici non si vedevano dal 2015: scegliere dal Champions, a questo punto, è sacrosanto e inevitabile. A maggior ragione se poi l’Inter vince: turnover indolore, con la testa palesemente e comprensibilmente al ritorno col il Barcellona.
Le pagelle dell'Hellas Verona - A cura di Marco Pieracci
Montipò 6 - La finta di Asllani lo fa sdraiare dal lato sbagliato, per il resto è poco sollecitato in una serata meno impegnativa del previsto.
Daniliuc 6 - Ritrova la maglia da titolare dopo tanto tempo: la posizione di Correa non lo confonde, si oppone al connazionale Arnautovic.
Valentini 5 - Parte benino con una bella sponda, poi manda l'Inter dal dischetto: quel tocco di mano galeotto rende tutto più complicato.
Frese 6 - L'emergenza difensiva lo riporta al centro del teatro: nella prima esibizione alla Scala del Calcio non si fa prendere dall'ansia.
Tchatchoua 6 - La miglior risorsa offensiva gialloblù, sprigiona potenza nelle transizioni. Zalewski a piede invertito lo fa penare un po'.
Serdar 6 - Partita di puro sbattimento, per schermare gli inserimenti senza palla di Frattesi, ci mette la consueta dose di aggressività.
Duda 6 - Trascorre la maggior parte del tempo a protezione della difesa. Rischia il secondo giallo: viene graziato e Zanetti lo toglie. Dall'80' Kastanos sv
Niasse 6 - La maglia numero 10 non inganni, perché alla forma preferisce sempre la sostanza: cerca di limitare il palleggio interista. Dall'80' Tengstedt sv
Bradaric 6 - La spinta dell'Inter è concentrata quasi esclusivamente sulla corsia opposta alla sua, si annulla a vicenda con Darmian. Dal 90'+2 Livramento sv
Suslov 5,5 - Dovrebbe accompagnare Sarr, ma ricava poco dallo svariare sulla trequarti: un guizzo estemporaneo prima di uscire. Dal 69' Bernede 5,5 - Non dà la scossa.
Sarr 6 - De Vrij lo perde di vista raramente, negandogli la profondità: nell'unica occasione in cui gli viene concessa scalda i guantoni di Martinez. Dal 69' Mosquera 5,5 - Impatto minimo.
Paolo Zanetti 5,5 - Rinuncia a una punta per rimpolpare la mediana, scelta legittima anche se contro un'Inter in modalità ridotta forse poteva osare qualcosina di più. Ma non era da San Siro che dovevano arrivare i punti necessari per prendersi la salvezza: gli ultimi scontri diretti saranno decisivi.
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