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Numeri impietosi, ma il Verona non cambia: Zanetti riparte da un dato per il rilancio
Nonostante i numeri poco confortanti, Paolo Zanetti non ha dubbi: il suo Verona non cambierà assetto. L'Hellas entra nell'autunno caldo degli scontri diretti mantenendo fede al 3-5-2 e - riferisce l'edizione odierna del Corriere di Verona - alla fiducia nel gruppo, forte di un'identità tattica che, pur non pagando in risultati, convince l'allenatore.
I dati sono impietosi: zero vittorie in sei giornate di campionato (otto contando la Coppa Italia), solo tre punti e appena due gol realizzati in Serie A, nessuno su azione manovrata, rendendo il Verona l'attacco meno prolifico del torneo. Eppure il tecnico si aggrappa al dato dei tiri effettuati (84), un numero da alta classifica che dimostra come la squadra crei e si proponga con continuità.
Il ciclo decisivo riparte sabato prossimo in trasferta contro il Pisa (ultima con 2 punti), seguito dal Cagliari e, dopo Inter e Como, da una serie cruciale di scontri salvezza (Lecce, Parma, Genoa). Saranno sette giornate che diranno molto sul futuro gialloblù.
Zanetti si affida al potenziale offensivo di Gift Orban e Giovane, i primi due per conclusioni in A, encomiabili anche in fase difensiva. La difesa, guidata da Nelsson e Nuñez, è un punto di forza. L'infermeria si svuota: con il rientro di Valentini, e i recuperi imminenti di Harroui e Al Musrati, il tecnico guadagna alternative preziose a un centrocampo solido con Gagliardini e l'imprescindibile Serdar.
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