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Verona, Zanetti in trincea per Giovane-Orban: perché cambiarli può essere d'aiuto
Alle 15 il Verona ospita il Cagliari, alla caccia della prima vittoria stagionale. Nella conferenza stampa della vigilia il tema caldo non può che essere legato al gol che manca: i gialloblu sono fermi a quota 2 reti realizzate, nonostante prestazioni spesso molto positive e prolifiche in termini di occasioni create.
L'allenatore Paolo Zanetti però ha difeso a spada tratta i due attaccanti titolari, Giovane e Orban: "Sono due giocatori di un livello altissimo, che per me da tanto tempo non c'erano in questo club", le sue parole. In questo momento sono in difficoltà realizzativa, lo ha ammesso Zanetti, spiegando però che il suo compito sia quello di sostenerli, più che di giudicarli.
"Quando sono al 100% mentalmente e fisicamente per me è impossibile che non siano dentro agli undici", ha precisato il tecnico. Ma giocheranno entrambi contro il Cagliari? Zanetti si è coperto lasciando molti dubbi. La sensazione però è che almeno uno dei due possa iniziare dalla panchina al Bentegodi e il motivo potrebbe essere quello di aiutarli, più che di punirli. Da tempo infatti la piazza addossa soprattutto a loro due la mancanza di gol, ma giustamente Zanetti fa notare che i gol di una squadra dovrebbero arrivare in molti modi, per esempio dai centrocampisti o dagli attaccanti di riserva. Il recente recupero al 100% di Mosquera per esempio potrebbe venire incontro all'esigenza di togliere qualche responsabilità dalle spalle di Orban, così come Sarr potrebbe far rifiatare il brasiliano. "Sono molto giovani, sono arrivati da poco, si sono inseriti ad una velocità incredibile. Hanno alzato le aspettative su di loro perché hanno fatto vedere numeri incredibili contro le grandi squadre", ha aggiunto il tecnico.
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