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"L'Inter, il Milan e la Juventus hanno bisogno del player trading": la riflessione di MarottaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 13:15Primo piano
di Michele Maresca
per Linterista.it

"L'Inter, il Milan e la Juventus hanno bisogno del player trading": la riflessione di Marotta

"Io considero la presenza di Modric uno spot positivo per il calcio italiano. I nostri figli e nipoti si innamorano vedendo un giocatore del genere, con l'obiettivo di voler - magari - ripetere le sue gesta in allenamento". Con quest'elogio, il Presidente dell'Inter Giuseppe Marotta affronta il discorso relativo alla scelta di alcune big italiane di puntare su calciatori affermati che - pur avendo ancora qualità assolute sul piano fisico e mentale - si trovano anagraficamente sul viale del tramonto.

Il numero uno del Club meneghino, nel suo intervento alla presentazione del libro 'Il calcio del futuro, tra intelligenza artificiale e azioni ecosostenibili' di Stefano Boldrini, nella cornice dell'Hotel Principe di Savoia di Milano, prosegue indicando quelli che sono i problemi attuali del calcio italiano: " Il nostro calcio sta vivendo una fase di discesa, oggi la Serie A rappresenta un Campionato di transizione. Non è più l'Eldorado degli anni 2000, quando i Club italiani avevano il miglior ranking ed erano molto competitivi. Le squadre italiane acquistavano i campioni giovani e riuscivano a trattenerli fino al termine della loro carriera. Oggi, invece, questi calciatori arrivano nella fase calante".

Marotta ricorre a un esempio per spiegare il divario da lui delineato in precedenza: "Oggi, non siamo in grado di comprare un giocatore del Real Madrid - penso a Mastrantuono, pagato 60 milioni di euro. Tutte le società italiane investono al massimo 30-35 milioni per un 2006. Il mercato è molto limitante. I Club italiani devono ricorrere al meccanismo del player trading, delle plusvalenze, che prima non sussisteva. Nei tempi attuali, invece, nessuna tra Juventus, Inter e Milan riuscirebbe a presentare un bilancio adeguato senza far ricorso alle plusvalenze. Inoltre, i diritti tv all'estero valgono quattro volte i nostri. L'aspetto economico ci priva di un potere competitivo".