Quell'aria negativa che in fondo un po' aiuta l'Inter. 'Liberi' Diouf e L. Henrique: chi sarà il prossimo?
L'Inter per mantenere intatte e anzi rilanciare le speranze di Scudetto, il Como per continuare a sognare. I nerazzurri si ritrovano nelle zone più alte nonostante le troppe sconfitte (sia per meriti propri, sia perché per ora fortunatamente nessuno sta 'ammazzando' il campionato) e vogliono restare agganciata al trenino di vetta. L'aria di disfattismo dopo certe partite - le più importanti - perse più che immeritatamente, paradossalmente, può aver aiutato: quando comincia a sentirsi troppo più forte delle avversarie in Italia, il rendimento dell'Inter cala.
Certi tonfi, quindi, hanno aiutato a tenere ben saldi i piedi a terra: il peggio sembra passato ma il passo falso è sempre dietro l'angolo. Il Como arriva a San Siro per fare una grande partita, con il sogno di una vittoria che avrebbe il sapore di Champions League.
Se vogliamo, tra Cesc Fabregas e Cristian Chivu c'è in comune la 'scuola': a modo loro, entrambi hanno studiato da Simone Inzaghi. Il romeno si è trovato sulla panchina dell'Inter e sta cercando di renderla una squadra migliore cercando di non toccare i punti forti e di aggiungere qualcosa di nuovo che sia funzionale.
Ancora troppo poco per metterli in paragone, ma la strada presa da Chivu sembra sempre più quella giusta. Due temi della sfida, come da tempo ormai, saranno Andy Diouf e Luis Henrique. Il francese è stato adattato in fascia al posto di Dumfries ma è in mezzo al campo che alla squadra nerazzurra servirebbero maggiormente i suoi strappi (come in occasione del gol al Venezia), il brasiliano si deve prendere quello che in teoria sarebbe il suo ruolo: l'alternativa a destra.
Dal primo i segnali sono sempre più incoraggianti, il secondo è chiamato a scrollarsi definitivamente la timidezza di dosso: le qualità ci sono. Chissà chi diventerebbe il nuovo bersaglio dei tifosi se pure loro due diventassero opzioni credibili. Se Chivu riuscisse ad integrare definitivamente sia Diouf che Luis Henrique, l'Inter avrebbe praticamente dei titolari aggiunti dietro a 8 degli 11 titolari.
All'appello mancherebbero 'solo' la porta - con il punto di domanda Martinez -, il difensore centrale e il vice Calhanoglu. Una squadra con le riserve allo stesso livello dei titolari non esiste ma nelle prossime sessioni di calciomercato la dirigenza non deve commettere lo stesso errore delle ultime 3 estati, ovvero credere che la rosa sia 'difficilmente migliorabile'.






