TUTTO mercato WEB
...con Matteo Materazzi
“Lazio, cuore e unità d’intenti: arriva fino in fondo. Radu un soldato. Giroud e l’Italia, era fatta con l’Inter poi ho provato a portarlo alla Lazio: tutta la verità. Eriksen il colpo di gennaio”
“Tanto cuore, grande unità d’intenti: questa Lazio può lottare fino alla fine. E si vede la mano dell’allenatore”. Così a TuttoMercatoWeb l’operatore di mercato Matteo Materazzi, agente tra gli altri del difensore della Lazio Stefan Radu.
E Radu?
“È un soldato. Abbassa la testa, corre e lotta. Tante volte credo sia sottovalutato, non vedo voti alti sulla stampa e questo mi dispiace. Nelle ultime partite è stato uno dei migliori”.
La partita contro l’Inter, da parte della Lazio è un gran segnale...
“È stata un’ottima partita vissuta con tanta grinta, determinazione. Andare sotto e poi vincere non è da tutti. È stata una grande prova”.
Con Morabito e Antonini e l’agente Manuello stava per portare Giroud in Italia. Partiamo dalla prima trattativa, quella con l’Inter.
“Dieci giorni prima della chiusura del mercato era fatta”.
E poi che è successo?
“L’Inter è stata vicinissima. Poi c’è stato il problema di Politano e Spinazzola che ha bloccato la situazione. Quando è stato chiuso Politano a Napoli, per Giroud si è inserita la Lazio e pure il Tottenham”.
E perché non è andato alla Lazio?
“Lampard ha posto il veto. Se metti un elemento deve essere nella media o superiore, Giroud sarebbe stato il colpo ideale”.
Tifoso della Lazio e intermediario per portare un giocatore importante in biancoceleste. Per lei dev’essere stato un gennaio niente male.
“Sono stati giorni da leoni. Mi sentivo parte integrante di un progetto nato all’improvviso. Mi avrebbe fatto piacere portare Giroud alla Lazio. Ci abbiamo provato...”.
Beh, c’è sempre tempo riparlarne. Magari in estate...
“Credo sia concentrato a fare il suo campionato. Questo dice oggi il suo agente Manuello. Giroud vuole l’Europeo, non credo ci siano altre possibilità al momento”.
Il colpo di gennaio?
“Dico Eriksen. Per un inglese giocare in Italia non è mai facile, ma è stata un’ottima operazione”.
E Radu?
“È un soldato. Abbassa la testa, corre e lotta. Tante volte credo sia sottovalutato, non vedo voti alti sulla stampa e questo mi dispiace. Nelle ultime partite è stato uno dei migliori”.
La partita contro l’Inter, da parte della Lazio è un gran segnale...
“È stata un’ottima partita vissuta con tanta grinta, determinazione. Andare sotto e poi vincere non è da tutti. È stata una grande prova”.
Con Morabito e Antonini e l’agente Manuello stava per portare Giroud in Italia. Partiamo dalla prima trattativa, quella con l’Inter.
“Dieci giorni prima della chiusura del mercato era fatta”.
E poi che è successo?
“L’Inter è stata vicinissima. Poi c’è stato il problema di Politano e Spinazzola che ha bloccato la situazione. Quando è stato chiuso Politano a Napoli, per Giroud si è inserita la Lazio e pure il Tottenham”.
E perché non è andato alla Lazio?
“Lampard ha posto il veto. Se metti un elemento deve essere nella media o superiore, Giroud sarebbe stato il colpo ideale”.
Tifoso della Lazio e intermediario per portare un giocatore importante in biancoceleste. Per lei dev’essere stato un gennaio niente male.
“Sono stati giorni da leoni. Mi sentivo parte integrante di un progetto nato all’improvviso. Mi avrebbe fatto piacere portare Giroud alla Lazio. Ci abbiamo provato...”.
Beh, c’è sempre tempo riparlarne. Magari in estate...
“Credo sia concentrato a fare il suo campionato. Questo dice oggi il suo agente Manuello. Giroud vuole l’Europeo, non credo ci siano altre possibilità al momento”.
Il colpo di gennaio?
“Dico Eriksen. Per un inglese giocare in Italia non è mai facile, ma è stata un’ottima operazione”.
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