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TMW RADIO - Pasqual: "Con Vidal e Nainggolan l'Inter ha una mentalità diversa, ma Juve favorita"TUTTO mercato WEB
giovedì 24 settembre 2020, 18:35Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Pasqual: "Con Vidal e Nainggolan l'Inter ha una mentalità diversa, ma Juve favorita"

Manuel Pasqual intervistato da Niccolò Ceccarini
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L'ex difensore Manuel Pasqual è intervenuto su TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto, iniziando il suo intervento ai microfoni di Niccolò Ceccarini dalla Nazionale Under-21: "Ha dei buoni giocatori, con il problema che alcuni non giocavano da parecchi mesi. Ci sono alcuni ragazzi fermi da gennaio o febbraio, alcuni anche da prima: non è facile riprendere il ritmo, e con la Svezia hanno incontrato avversari che venivano da diciotto partite di campionato".

Trova Biraghi migliorato dopo l'anno all'Inter?
"La prima partita che ha fatto dopo essere tornato alla Fiorentina è stata ottima, ha messo quattro-cinque palloni più che invitanti e dietro non è stato messo troppo in difficoltà. Il fatto di andare all'Inter e giocare in una squadra che ha provato ad essere l'anti-Juve ed è arrivata in finale di Europa League gli ha dato la consapevolezza della sua forza e il fatto di sentirsi uno zio per i suoi compagni".

Pellegrini alla Juventus ha fatto fatica a trovare spazio.
"L'ho visto in Nazionale: è di buona prospettiva. Gli piace spingere e andare nell'uno-contro-uno, in un 3-5-2 potrebbe stare meno bloccato e pensare meno alla fase difensiva. Al Genoa gli auguro di andare in una squadra che gli possa permettere di giocare, nell'ultimo turno ho visto uno Zappacosta in grande spolvero ad esempio. Se stai in panchina non ti viene la fluidità di gioco".

Di Lorenzo sarà titolare della fascia destra all'Europeo?
"Me lo auguro per lui, ha doti da uomo che possono permettergli di stare a grandi livello. L'ho sempre sponsorizzato, a suo tempo anche con un direttore della Fiorentina, che però puntò su altri profili. Poi ci ha messo le mani il Napoli e sono successe cose diverse. Con lui a destra e Spinazzola a sinistra siamo in buone mani".

L'Italia può dire la sua agli Europei?
"Mancini è riuscito a metterli in campo, farli divertire e avere un buon gioco. Soprattutto ha messo dentro i giovani ed ha fatto risultati. Balza agli occhi l'ultima prova di Locatelli. Ora al Sassuolo, con meno pressioni rispetto al Milan, ha trovato il suo ambiente e si è consacrato. Mi auguro l'Italia sia bestia nera per molte".

Cosa pensa del limite di mille tifosi?
"Un giocatore va in campo perché gli piace il calcio ma anche per trasmettere certe cose alle persone che lo guardano. Sono partiti cauti per evitare crolli come avvenuto in Francia, Spagna o Inghilterra: diciamo che si potevano adibire certi impianti con qualche migliaio di spettatori in più. A San Siro anche se ne fai entrare 20mila, può esserci il distanziamento sociale. Mi auguro si torni alla normalità".


Chi l'ha impressionato di più dopo la prima giornata di Serie A?
"Pirlo. Alla prima è partito subito col piede giusto, provando a dare un'impronta diversa dopo che non era stata sposata appieno la metodologia Sarri. Vero anche che molte squadre non si sono viste: Lazio, Atalanta, l'Inter con i suoi giocatori importanti... Vedere però subito Kulusevski e un esterno sinistro alla prima vera partita di Serie A vuol dire partire alla grande".

Rimasto sorpreso da Osimhen?
"Se gli dai spazio ti mette in difficolta per quanto è veloce. Si è messo in evidenza, quando è entrato lui il Napoli è stato tutto un crescere. Da capire se il Napoli può giocare con quattro attaccanti insieme. O si danno da fare a fare anche centrocampisti o difensori, oppure... Va trovato l'equilibrio, l'ha detto anche Gattuso. Quando è entrato, comunque, ha cambiato la partita".

Quanto le dispiacque non essere tra i ventitré convocati del Mondiale 2006?
"Non ci sono rimasto tanto male, perché avevo appena messo piede in Nazionale ed ero al primo anno di Serie A. Negli anni prima di me ci si arrivava solo dopo tante presenze ad alto livello. Nelle stagioni dopo, non aver partecipato a qualche fase finale o Confederations Cup mi ha lasciato qualche delusione".

Juventus e Inter sono davvero alla pari?
"La vincitrice è quella che parte un passo avanti, ma l'Inter con l'inserimento Vidal ed anche Nainggolan se dovesse rimanere, hanno una mentalità diversa a centrocampo, quella che magari non davano loro Sensi, Barella e Brozovic dell'anno scorso".

Chiesa può fare il tornante?
"Sì. Deve giocare largo a destra, che sia 4-3-3 o 3-5-2. Nel momento in cui è chiamato a fare l'attaccante centrale come l'anno scorso lo mette in difficoltà. Qualche gol in più potrebbe farlo... Da qua a fine mercato comunque può succedere di tutto per lui".

La Fiorentina può farcela a lottare per il settimo posto?
"Secondo me un intervento sul mercato per fare un salto di qualità può starci. Intanto bisogna capire cosa succede dietro, perché leggo voci di mercato su Milenkovic e Pezzella. Dietro un difensore per giocare sempre a tre manca, e a sinistra hai solo Biraghi di ruolo. Mi sembra che l'idea di Iachini sia quella di rimanere sul 3-5-2: manca un bomber di razza, quello che avrebbe segnato almeno due delle quattro-cinque occasioni capitate con il Torino".