Arturo Vidal è croce ma non ancora delizia della seconda Inter di Antonio Conte
Protagonista negativo in Champions League - Peggiore in campo col ‘Gladbach (4,5), senza infamia e senza lode con lo Shakhtar (6), maluccio nel ko di Valdebebas (5,5), malissimo ieri (4). Insomma, ciò che Vidal doveva dare in più all’Inter, in realtà lo sta togliendo.
E dire che col suo Cile segna e domina e in campionato lo si è visto indossare anche vesti pregiate. Ma non in Champions. Non in campo europeo, suo habitat naturale dopo le blasonate avventure passate. Il doppio svarione all’esordio coi tedeschi è costato 2 punti, la non lucida follia di ieri almeno altrettanti. Un anarchico come lui, un portatore di caos non sempre ragionato ma spesso efficace, dovrebbe sconvolgere le partite in meglio, almeno nelle idee del suo allenatore. Oggi invece sta complicando non poco le sorti europee della squadra. Non che la colpa sia soltanto sua, intendiamoci. L’Inter vista col Real Madrid e più in generale in questo avvio di stagione è lontana parente di quella bella, concreta e telecomandata dello scorso anno. Ma quel salto in avanti che tutti si aspettavano potesse e dovesse portare il nuovo titolarissimo del centrocampo nerazzurro non è arrivato. E anzi, se possibile la squadra di Conte sembra aver fatto diversi passi indietro...