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Inter, Marotta: "Skriniar? Ha fatto la sua scelta. Nel calcio ormai le bandiere non esistono"
"Ecco la verità". Così Beppe Marotta, amministratore delegato area sport dell'Inter, parla a Mediaset del caso legato a Skriniar a pochi minuti dalla gara di Coppa Italia contro l'Atalanta: "Difendere il trofeo vinto l'anno scorso sarebbe molto importante, nella storia di questo club c'è la caratteristica di essere protagonisti in tutte le competizioni. Oggi c'è un appuntamento importante che è la Coppa Italia, siamo campioni in carica e vogliamo onorarlo nel migliore dei modi".
Lukaku torna titolare, quanto è importante il suo ritorno anche in ottica futura?
"Il miglior allenamento è la partita, è chiaro che Lukaku non è al cento per cento, ma a livello di motivazioni e di professionalità è inattaccabile. Sono situazioni che abbiamo valutato, in modo positivo nei confronti del ragazzo. La speranza è che possa tornare quello che conosciamo tutti".
Skriniar rimane fino a giugno. Cosa è successo? Non è arrivata l'offerta adeguata dal PSG? "Faccio un ragionamento più a largo respiro. Il mondo del calcio subisce un'evoluzione, dei cambiamenti frequenti: ormai immaginare che nei club esistano le bandiere non è possibile. Ci sono dinamiche per cui i giocatori cambiano frequentemente casacca: ci dobbiamo abituare a questo tipo di calcio, un po' lontano dai sentimenti. Non è quello che gradiamo noi, non è quello che gradiscono i tifosi, ma ci confrontiamo con dei professionisti: Skriniar ha fatto una scelta che rientra nei suoi diritti, noi abbiamo il dovere di rispettarla ma siamo certi che dall'alto della sua serietà saprà dimostrare nei fatti in questi sei mesi che mancano di essere all'altezza della situazione e all'altezza del ruolo".
Segui il LIVE TMW di Inter-Atalanta!
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"Il miglior allenamento è la partita, è chiaro che Lukaku non è al cento per cento, ma a livello di motivazioni e di professionalità è inattaccabile. Sono situazioni che abbiamo valutato, in modo positivo nei confronti del ragazzo. La speranza è che possa tornare quello che conosciamo tutti".
Skriniar rimane fino a giugno. Cosa è successo? Non è arrivata l'offerta adeguata dal PSG? "Faccio un ragionamento più a largo respiro. Il mondo del calcio subisce un'evoluzione, dei cambiamenti frequenti: ormai immaginare che nei club esistano le bandiere non è possibile. Ci sono dinamiche per cui i giocatori cambiano frequentemente casacca: ci dobbiamo abituare a questo tipo di calcio, un po' lontano dai sentimenti. Non è quello che gradiamo noi, non è quello che gradiscono i tifosi, ma ci confrontiamo con dei professionisti: Skriniar ha fatto una scelta che rientra nei suoi diritti, noi abbiamo il dovere di rispettarla ma siamo certi che dall'alto della sua serietà saprà dimostrare nei fatti in questi sei mesi che mancano di essere all'altezza della situazione e all'altezza del ruolo".
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