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TMW - Di Biagio: "In Nazionale preferirei tutti italiani ma il calcio è cambiato. Su Retegui..."
Gigi Di Biagio, ex ct dell'Under 21 tra le altre, oggi presente a Coverciano per la Digital Cup, ha parlato così della prossima sfida tra Inter e Fiorentina: "È una partita con delle incognite dovute alla Nazionale, vediamo quelli dell'Inter come tornano e la Fiorentina è in ottima forma, sono sicuro che sarà una bella sfida".
E c'è anche l'antipasto di Champions Napoli-Milan:
"Giocheranno tre volte contro in venti giorni, due grandi squadre che giocano un ottimo calcio, vedremo una grande gara".
La Lazio è una delle favorite per un posto in Champions.
"Sarri sta facendo grandi cose, è normale che rispetto alle altre possa fare qualcosa in meno ma vedo bene anche la Roma".
Il rapporto tra Mourinho e Roma può davvero finire?
"Sono dinamiche difficili da spiegare dal di fuori, si è creata una bella simbiosi con tutto l'ambiente, sarebbe un peccato".
Cosa ne pensa del discorso oriundi?
"Io preferirei tutti italiani, ma il calcio è diventato globale e le altre nazionali sono anni che lo fanno. Però non va convinto nessuno, questo lo voglio dire: se c'è qualcuno che deve essere convinto, restasse a casa".
Retegui è una reale necessità o è solo un segnale?
"Tutti e due. Abbiamo tanti attaccanti bravi ma poca scelta se si vuole cambiare il modulo, penso che Roberto sia stato un po' costretto a guardare oltre".
Capisce Pinamonti quindi, a cui ha dato fastidio questa chiamata?
"Penso che tutti debbano ambire alla maglia azzurra, se gli dà fastidio o no chiedetelo a lui".
Clicca sotto per guardare
E c'è anche l'antipasto di Champions Napoli-Milan:
"Giocheranno tre volte contro in venti giorni, due grandi squadre che giocano un ottimo calcio, vedremo una grande gara".
La Lazio è una delle favorite per un posto in Champions.
"Sarri sta facendo grandi cose, è normale che rispetto alle altre possa fare qualcosa in meno ma vedo bene anche la Roma".
Il rapporto tra Mourinho e Roma può davvero finire?
"Sono dinamiche difficili da spiegare dal di fuori, si è creata una bella simbiosi con tutto l'ambiente, sarebbe un peccato".
Cosa ne pensa del discorso oriundi?
"Io preferirei tutti italiani, ma il calcio è diventato globale e le altre nazionali sono anni che lo fanno. Però non va convinto nessuno, questo lo voglio dire: se c'è qualcuno che deve essere convinto, restasse a casa".
Retegui è una reale necessità o è solo un segnale?
"Tutti e due. Abbiamo tanti attaccanti bravi ma poca scelta se si vuole cambiare il modulo, penso che Roberto sia stato un po' costretto a guardare oltre".
Capisce Pinamonti quindi, a cui ha dato fastidio questa chiamata?
"Penso che tutti debbano ambire alla maglia azzurra, se gli dà fastidio o no chiedetelo a lui".
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