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Ibrahimovic: "Scudetto Inter l'ha fatta soffrire? No, è una cosa da perdenti. E noi siamo il Milan"
Durante l'odierna conferenza stampa Zlatan Ibrahimovic ha parlato delle prospettive di crescita del Milan nel prossimo futuro, soffermandosi anche sulla vittoria dell'Inter dello Scudetto che ha portato la seconda stella:
Lo Scudetto all'Inter l'ha fatta soffrire?
"Soffrire no, non soffro mai. Mi carica. Io ed il Milan non guardiamo le altre squadre, questo lo fanno i perdenti. Il Milan guarda se stesso, quello che succede in giro non ci tocca. Soffrire è per un perdente, non per una persona vincente e competitiva. Mi mette fame, mi dà benzina per fare ancora di più".
A che punto siamo con la crescita della squadra?
"Il prossimo step è quello di rinforzare la squadra, farla essere più forte e competitiva per gli obiettivi che abbiamo. E gli obiettivi del Milan sono trofei, in Italia e in Europa, perché la storia del Milan è questa. Ambizione e obiettivi sono questi, ogni anno si gioca per vincere trofei. Il Milan non deve vincere, il Milan deve fare la storia. E chi entra qui deve avere questa stessa ambizione, mentre chi è già qui e non ha queste ambizioni non avrà più spazio. Non siamo soddisfatti: siamo arrivati secondi e in Europa League non abbiamo fatto bene, vogliamo di più. Dopo un campionato si fanno valutazioni, si guarda dove possiamo migliorare e dove abbiamo fatto bene. Vogliamo essere più forti di quanto siamo oggi".
Lo Scudetto all'Inter l'ha fatta soffrire?
"Soffrire no, non soffro mai. Mi carica. Io ed il Milan non guardiamo le altre squadre, questo lo fanno i perdenti. Il Milan guarda se stesso, quello che succede in giro non ci tocca. Soffrire è per un perdente, non per una persona vincente e competitiva. Mi mette fame, mi dà benzina per fare ancora di più".
A che punto siamo con la crescita della squadra?
"Il prossimo step è quello di rinforzare la squadra, farla essere più forte e competitiva per gli obiettivi che abbiamo. E gli obiettivi del Milan sono trofei, in Italia e in Europa, perché la storia del Milan è questa. Ambizione e obiettivi sono questi, ogni anno si gioca per vincere trofei. Il Milan non deve vincere, il Milan deve fare la storia. E chi entra qui deve avere questa stessa ambizione, mentre chi è già qui e non ha queste ambizioni non avrà più spazio. Non siamo soddisfatti: siamo arrivati secondi e in Europa League non abbiamo fatto bene, vogliamo di più. Dopo un campionato si fanno valutazioni, si guarda dove possiamo migliorare e dove abbiamo fatto bene. Vogliamo essere più forti di quanto siamo oggi".
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