
Dumfries è la risposta a chi dice che Simone Inzaghi non migliora i calciatori
Simone Inzaghi nel mese di aprile appena trascorso ha ricevuto non poche critiche. Alcune fondate, altre un po' meno Tra queste quelle dell'ex nerazzurro Antonio Cassano: "Dovrà andarsene se perde un altro campionato e non vince la Champions, ma io cambierei a prescindere. Quando tutti inneggiavano a Inzaghi come il nuovo Guardiola, io ho sempre detto che non è un allenatore top. Non ha un piano B, non ha migliorato i giocatori".
Una tesi, quest'ultima, che vacilla vedendo in campo Denzel Dumfries, calciatore rientrato contro la Roma dopo aver saltato le precedenti otto partite per infortunio. Il suo impatto con la partita del Montjuïc è stato devastante, la sua fisicità fattore determinante che ha prodotto una doppietta e non solo la doppietta. E' stato l'MVP della semifinale d'andata di Champions League, un riconoscimento nella partita più attesa che puoi portare a casa solo se sei di un certo livello.
Ma Dumfries non è sempre stato calciatore di questo livello. Tutt'altro. In questa stagione, a 29 anni da poco compiuti, per la prima volta nella sua carriera ha raggiunto la doppia cifra. Non era mai riuscito a segnare così tanto, nemmeno quando giocava in Eredivisie. Fu acquistato nell'estate 2021 per sostituire Achraf Hakimi e all'inizio tutti giustamente parlavano di downgrade dell'Inter su quella corsia. Poi Inzaghi ci ha messo del suo: ci ha lavorato, l'ha migliorato. L'ha reso uno dei migliori esterni destri d'Europa. E oggi è difficile scegliere tra Hakimi e Dumfries, calciatori che potrebbero ritrovarsi l'uno contro l'altro nella finale di Monaco di Baviera il prossimo 31 maggio.
Una tesi, quest'ultima, che vacilla vedendo in campo Denzel Dumfries, calciatore rientrato contro la Roma dopo aver saltato le precedenti otto partite per infortunio. Il suo impatto con la partita del Montjuïc è stato devastante, la sua fisicità fattore determinante che ha prodotto una doppietta e non solo la doppietta. E' stato l'MVP della semifinale d'andata di Champions League, un riconoscimento nella partita più attesa che puoi portare a casa solo se sei di un certo livello.
Ma Dumfries non è sempre stato calciatore di questo livello. Tutt'altro. In questa stagione, a 29 anni da poco compiuti, per la prima volta nella sua carriera ha raggiunto la doppia cifra. Non era mai riuscito a segnare così tanto, nemmeno quando giocava in Eredivisie. Fu acquistato nell'estate 2021 per sostituire Achraf Hakimi e all'inizio tutti giustamente parlavano di downgrade dell'Inter su quella corsia. Poi Inzaghi ci ha messo del suo: ci ha lavorato, l'ha migliorato. L'ha reso uno dei migliori esterni destri d'Europa. E oggi è difficile scegliere tra Hakimi e Dumfries, calciatori che potrebbero ritrovarsi l'uno contro l'altro nella finale di Monaco di Baviera il prossimo 31 maggio.
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