Flick sa come si fa: per la finale l’Inter deve battere l’unico (con Guardiola) ad aver vinto il sextuple

C’è un avversario in più, per l’Inter che vuole chiudere i conti con Istanbul. A due anni dalla finale di Champions League centrata a sorpresa nel 2022/2023, e persa con il Manchester City di Guardiola, i nerazzurri di Simone Inzaghi ci riprovano con aspettative diverse, sin da inizio stagione. Per arrivare a Monaco di Baviera - la finale è in programma all’Allianz Arena il 31 maggio - dovranno superare chi sa decisamente come si fa.

Un visionario ultra-offensivo. Che allena una banda di ragazzini capaci di alternare storie sui social a dribbling in campo. Questo è, nell’immaginario collettivo, Hansi Flick, tecnico tedesco che impone al Barça una linea difensiva praticamente a centrocampo e sembra completamente disinteressato di qualsiasi altro aspetto tattico che non sia godersi le qualità offensive dei suoi frombolieri. I numeri, per la cronaca, gli danno ragione: il Barça non subisce così tanti gol - in Liga, per esempio, 33 come il Real Madrid - ma è per distacco la squadra più produttiva del panorama europeo.

L’unico ad aver vinto il sestuple. Con Supercoppa di Spagna e Copa del Rey già in tasca, il 60enne allenatore tedesco sarebbe sulla buona strada per un’impresa che, per lui, non è così straordinaria. Hansi Flick è infatti l’unico allenatore - insieme a Pep Guardiola, avversario di Inzaghi a Istanbul - ad aver realizzato il sextuple (o sextete se si vuole fare riferimento alla dizione spagnola come nel caso di triplete), vincendo tutto il possibile, compreso il mondiale per club. Da qui l’uso del condizionale: il Barcellona non parteciperà alla prima edizione della nuova versione del torneo voluta dalla FIFA. Tempo al tempo.