È Cambiaghi il dopo Cantore alla Juve: per l'attaccante la conclusione di una scalata

La scalata di Michela Cambiaghi nel grande calcio italiano fa segnare un altro passo in avanti, l’ultimo per la definitiva consacrazione. Dopo due stagioni con la maglia dell’Inter – con cui ha conquistato la prima storica qualificazione in Champions League del club nerazzurro – per la classe ‘96 infatti è arrivata la chiamata di quella Juventus che nell’ultima stagione ha portato a casa Scudetto e Coppa Italia tornando a dominare in Italia dopo la parentesi Roma.

Una rincorsa partita dal Fiammamonza, storica formazione del calcio femminile italiano, e proseguita per l’Inter Milano (allora non ancora sotto il controllo dell’Inter maschile) e poi per Mozzanica (23 gol in 74 presenze), Como 2000 (5 gol in 21 gare) e di nuovo Fiammamonza (32 reti in 22 presenze in Serie B) prima di approdare al Sassuolo dove dal 2018 al 2022 si mette in luce come una delle migliori attaccanti italiane pur senza essere un vero e proprio bomber (18 le reti in 62 apparizioni) prima di un passaggio al Parma, dove retrocede restando però in linea con la sua media reti (6 gol in 26 gare) e infine l’approdo all’Inter nell’ultimo biennio.

Con la Juventus ‘costretta’ a lasciar partire la talentuosa Sofia Cantore, prima italiana a giocare nel massimo campionato USA (la NWSL) dove vestirà la maglia del Washington Spirt che l’ha pagata 300mila euro (ovvero il valore della clausola), facendo della classe ‘99 anche la calciatrice più costosa della storia del nostro calcio e della nostra Serie A, per Cambiaghi si sono aperte così le porte della maglia bianconera dove sostituirà la compagna in Azzurro. Un trasferimento importante il suo – 50mila euro fissi più circa 10 variabili – che dimostra come il club bianconero non voglia abdicare al suo ruolo, ritrovato, di leader del nostro calcio.

Ora starà a lei, dopo un Europeo in cui essere protagonista essendo la migliore marcatrice azzurra sotto la gestione di Andrea Soncin, dimostrare che la Juve ha investito bene il suo tesoretto, di poter fare la differenza anche in un contesto come quella Champions League in cui si prepara a esordire e non far rimpiangere un talento come Cantore che ha meritato la grande chiamata della vita.