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Un anno dopo lo stesso duello? De Laurentiis ha già consegnato a Conte cinque acquisti su otto, Marotta risponde con un mercato da 130 milioni. Il gap con chi era già dietro sta aumentando...TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 12:00Editoriale
di Raimondo De Magistris

Un anno dopo lo stesso duello? De Laurentiis ha già consegnato a Conte cinque acquisti su otto, Marotta risponde con un mercato da 130 milioni. Il gap con chi era già dietro sta aumentando...

Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per TMW dal 2008, è stato vicedirettore per 10 anni. Inviato al seguito della Nazionale, conduttore per Radio Sportiva
Napoli e Inter ci hanno fatto divertire. Vero poi che alla fine ci sono vinti e vincitori, che la legge dello sport impone chi festeggia e chi conclude in lacrime. Ma ad avercele ancora sfide Scudetto come quella dell'ultima Serie A, combattuta fino all'ultima giornata dopo mesi di incertezze, speranze, sorpassi e passi falsi. Alla fine l'ha spuntata la squadra di Conte con 82 punti, uno score che nelle precedenti stagioni non sarebbe bastato per aggiudicarsi il tricolore ma nell'ultima sì. E' il bello di un duello che toglie energie nervose oltre che fisiche, di una sfida che per quanto fin qui sta dicendo il mercato sembra destinata a rinnovarsi. Già perché dopo il Como, società dalle grandi ambizioni che però parte da ben altre posizioni, Napoli e Inter sono oggi le società che hanno operato di più. Che hanno speso di più. Aurelio De Laurentiis per convincere Antonio Conte a restare gli ha promesso una campagna trasferimenti faraonica, otto acquisti per allungare la rosa e renderla competitiva anche per la Champions League. Gli ha promesso tanti acquisti e coi tempi giusti, un impegno che al 18 luglio - agli albori del ritiro di Dimaro - sta mantenendo eccome perché cinque degli otto innesti promessi sono già a disposizione. O lo saranno a brevissimo. Sotto il sole del Trentino ieri si sono visti all'opera Marianucci, De Bruyne e Lang, le prossime saranno le ore di Lorenzo Lucca e Sam Beukema. Qualche altra big può dirsi così avanti? Nessuna. Perché è vero che ora per Giovanni Manna non sarà facile cedere i tanti calciatori nemmeno convocati per il ritiro, ma l'elefante nella cristalleria - leggasi Victor Osimhen - è praticamente sull'uscio della porta senza aver arrecato grossi danni grazie a un'operazione tutt'altro che banale: 75 milioni di euro con tutte le garanzie del caso per risponderlo al Galatasaray. Questa volta definitivamente. Mancano all'appello ancora tre acquisti: un'alternativa a Meret che sia più di un secondo portiere (Vanja Milinkovic-Savic), un terzino destro in grado di dar fiato a capitan Di Lorenzo (Juanlu Lopez) e poi uno dei colpi più attesi, il secondo esterno alto a sinistra (e in questo caso Dan Ndoye è il primo e anche il secondo nome della lista...). Però il Napoli il grosso l'ha fatto e il ritiro è appena iniziato. Dall'altro lato l'Inter non sta certo a guardare. L'ultima stagione generosa come nessun'altra dal punto di vista dei ricavi ha sancito la fine di un ciclo dopo il 5-0 di Monaco di Baviera e l'addio di Simone Inzaghi. Segnali netti, inequivocabili. Che in un primo momento hanno anche colto impreparata la società. La scelta di affidare la panchina a Chivu è stata azzardata e solo il tempo dirà di che tipo di azzardo si tratta, ma ora i vertici dell'Inter stanno facendo di tutto per consegnargli una squadra diversa, più competitiva. Stanno spendendo come mai nel recente passato. Senza contare il riscatto di Zalewski sessanta milioni di euro sono già stati sborsati per Sucic, Luis Henrique e Bonny. E ancora di più ne usciranno per altri due acquisti: Ademola Lookman e Giovanni Leoni. Cifre importantissime: nell'estate del punto e a capo l'Inter ha messo in conto di spendere circa 130 milioni di euro per rilanciare il suo progetto. Poi certo qualcosa rientrerà tra Stankovic e Asslani e qualcos'altro potrebbe cambiare perché con l'offerta giusta anche Bisseck andrà via e a quel punto si proverà a chiudere per De Winter. Però il segnale che sta lanciando la proprietà nerazzurra non lascia spazio a fraintendimenti e l'assalto a Lookman sottolinea una volta di più la volontà di pensare al futuro prossimo, ma anche a ciò che arriverà domani. Alla prossima stagione. E le altre? Oggi sono indietro, in alcuni casi molto indietro. Il Milan per ora ha sostituito Reijnders con Modric e Ricci, ha ceduto Theo Hernandez. Allegri ha bisogno di almeno altri cinque innesti, di 3-4 titolari. La Juventus ha sostituito Randal Kolo Muani con Jonathan David. Conta di riportare a Torino il francese del PSG, ma al momento non ha ancora risolto la grana Vlahovic. L'Atalanta ha perso Retegui e difficilmente riuscirà a trattenere Lookman, mentre la Roma è ferma all'annuncio di Gian Piero Gasperini. La Lazio ha il mercato bloccato, la Fiorentina riparte con rinnovate ambizioni ma già arrivare tra le prime quattro per Stefano Pioli sarebbe un grandissimo risultato. Ad oggi lo stato dell'arte è questo qui. Vero ora che da qui al 1° settembre mancano ancora 45 giorni, che il mercato è lungo e che il tempo dei giudizi definitivi è ancora lontano. Però questa prima parte di calciomercato sta lanciando segnali inequivocabili: Napoli e Inter che già partivano davanti sono le squadre che si stanno rinforzando di più e meglio. Hanno più fondi a disposizione e non hanno alcuna intenzione di lesinarli per rinnovare e rilanciare il duello che ha caratterizzato l'ultima Serie A.