Calhanoglu non ha mai chiesto la cessione, è stallo. Inter, sale Rios in caso di addio

Il futuro di Hakan Calhanoglu resta un rebus per l’Inter. Dopo le tensioni esplose pubblicamente con Lautaro Martinez e le parole di Marotta, il dialogo tra club e entourage del centrocampista turco è ancora in stand-by. Nessun passo avanti, nessuna schiarita. Lo scenario somiglia sempre più a una partita bloccata, dove nessuno vuole scoprirsi per primo.

Nei primi sondaggi arrivati dal Galatasaray tramite l’agente Gordon Stipic, l’Inter aveva fatto una valutazione da 40 milioni di euro, più del doppio rispetto ai 18 incassati per Brozovic nel 2023. Una cifra lontana da quella immaginata: a 25 milioni, Calhanoglu può partire. Nel frattempo, però, le uscite di Lautaro e Marotta non hanno aumentato le possibilità che il Gala, disposto a spendere 15-20 milioni, alzi l’offerta. Anche perché nel mirino c’è sempre Ilkay Gundogan, alternativa sempre in piedi nonostante i no ricevuti finora.

La rottura, comunque, non è partita da Calhanoglu: nessuna richiesta di cessione, tanto meno a zero. Ieri dalla Turchia sono arrivate dichiarazioni da cestinare come fake, il giocatore è in vacanza con la famiglia e l’amico Kaan Ayhan, oggi al Galatasaray, e aspetta. Anzi, tutti aspettano che qualcun altro faccia la prima possa.

L’Inter, però, deve prepararsi: il centrocampo rischia di perdere anche Asllani e forse Frattesi. E se Calhanoglu dovesse davvero partire, servirerebbe un sostituto all’altezza. Tra i nomi seguiti prende quota Richard Ríos, per il quale il Palmeiras chiede 30 milioni di euro. La metà rispetto a Ederson, il preferito di cui però l’Atalanta, nel frattempo impegnata nella possibile cessione di Retegui, non ha alcuna intenzione di privarsi. Gli altri nomi vanno da Nicolò Rovella (Lazio) ad Angelo Stiller (Stoccarda), Morten Frendrup (Genoa) e Mandela Keita (Parma). Nessuno costa pochissimo.