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Inter, Bisseck: "C'è sempre qualcuno che non crede in te. Il mio esempio? Lilian Thuram"TUTTO mercato WEB
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Oggi alle 20:08Serie A
di Alessio Del Lungo

Inter, Bisseck: "C'è sempre qualcuno che non crede in te. Il mio esempio? Lilian Thuram"

Yann Bisseck, difensore dell'Inter che ultimamente sta scalando posizioni nelle gerarchie di Cristian Chivu, ha parlato a Wheel Talks, format ideato dal club nerazzurro, in cui ha spiegato un po' la sua visione della vita e del lato sportivo: "C'è sempre qualcuno che non crede in te. Ci sono tanti film in cui il protagonista non viene fuori subito ma col duro lavoro, con la dedizione. Bisogna crederci e avere un po' di fortuna. E poi c'è sempre un allenatore che ti cambia la vita, per me è stato l'allenatore dell'Under 17. E ora sono qui all'Inter, non posso lamentarmi". Qual è il suo colpo di testa preferito tra quelli fatti? "Dieci anni fa nell'U14. Tutti i colpi di testa li ho fatti da giovane, dico quello col Cagliari in casa". Chi è il suo esempio? "Sarò banale, dico mio padre ma visto che parliamo di calcio, quando ero giovane mi piaceva Jerome Boateng per come giocava, mi ispiravo a lui. Ma non sono un grande appassionato di calcio. Forse Lilian Thuram". Cosa le piace di Milano? "I ristoranti, ce ne sono tanti buoni. Io so cucinare, se provi il mio pollo teriyaki, non andrai mai più in un ristorante giapponese". Che pensa dell'inizio della sua carriera? "Che non sono i miei ricordi migliori. L'inizio è stato buono, ho giocato la prima partita con la squadra della mia città: Colonia. È stato bello perché era come se non fossi preparato". Ci racconti la sua esultanza con Carlos Augusto. "L'avevamo pianificata il giorno prima. Mi piacciono le esultanze legate al basket, festeggiano dopo ogni punto. Nel calcio c'è quasi un gol a partita, devi sfruttarlo al meglio".