
Mutu applaude il connazionale Chivu: "Un orgoglio per la Romania. Vorrei essere al suo posto"
Ospite del podcast di GSP “2 la 1”, l’ex attaccante Adrian Mutu ha dedicato ampio spazio a parlare di Cristian Chivu, attuale tecnico dell’Inter, sottolineando come i loro percorsi professionali non siano realmente comparabili. “Chivu ha fatto un lavoro eccezionale nei tre mesi al Parma: ha evitato la retrocessione e centrato gli obiettivi prefissati. La sua carriera è sempre stata indirizzata verso l’Italia”, ha spiegato Mutu.
Sul tema dei paragoni, è stato chiaro: “Perché dovremmo metterci in competizione? Perché confrontarci? Quando allenavo il Rapid e portai la squadra ai play-off, nessuno si chiedeva perché io fossi lì e Chivu all’Inter U16. Ora che lui è arrivato in prima squadra, tutti sembrano volerci contrapporre, come se fossimo fratelli o rivali”. Mutu ritiene che la presenza del connazionale sulla panchina nerazzurra sia un segnale positivo per tutto il calcio rumeno: “Il fatto che Chivu sia all’Inter è un orgoglio per la Romania. Se lui riesce, ne beneficiamo tutti, anche io. L’ho chiamato per fargli i complimenti: siamo spesso in contatto”.
Nonostante l’ammirazione, Mutu ammette: “Certo che mi sarebbe piaciuto essere al suo posto. Chi non vorrebbe allenare una squadra che ha giocato la finale di Champions? Io sono stato più impaziente, volevo arrivare subito in alto. Chivu invece ha costruito il suo percorso in Italia, partendo dai giovani. Personalmente, non ho mai amato cominciare da categorie come l’U16. Lui ha avuto un contesto diverso; provate voi ad allenare l’U13 in Romania…”.
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