Sentenza sulla Superlega a Madrid, A22: "La UEFA non può più ignorare queste pronunce"
Dopo il Real Madrid e la UEFA, anche A22 Sports Management, la società fondata dopo il naufragio del primo tentativo di dare vita alla Superlega, commenta la sentenza arrivata oggi da Madrid. A22, si legge nel comunicato stampa, “ha accolto con favore la decisione dell'Audiencia Provincial, una corte d'appello spagnola, in un'altra sentenza decisiva.
Si tratta della terza sentenza consecutiva emessa dai tribunali europei nel caso della Superlega europea, in cui si è ritenuto che il monopolio di lunga data della UEFA nelle competizioni calcistiche paneuropee costituisca un abuso di posizione dominante e sia incompatibile con il diritto dell'Unione Europea. Nelle sue deliberazioni, l'Audiencia Provincial ha esaminato 21 diverse richieste presentate dalla UEFA, dalla LaLiga e dalla Federazione calcistica spagnola (RFEF). Tutte le richieste sono state respinte con la massima fermezza e la sentenza del tribunale è vincolante ed esecutiva”.
Il comunicato prosegue poi con le dichiarazioni di Bernd Reichart, CEO di A22 Sports: “Dopo anni di procedimenti legali, la UEFA non può più ignorare le decisioni vincolanti dei tribunali. Abusando del proprio monopolio e impedendo nuove iniziative, ha causato danni sostanziali a numerosi club, giocatori e altre parti interessate in tutta Europa”.
Per anni, continua la nota stampa, A22 ha cercato di ottenere il riconoscimento da parte della UEFA della sua proposta di una competizione calcistica transfrontaliera aperta. Nel corso del 2025, si sono tenute ampie discussioni con alti funzionari della UEFA per trovare il modo di realizzare le riforme necessarie modificando, anziché sostituendo, le competizioni esistenti (Champions League, Europa League e Conference League). Tali discussioni hanno incluso proposte volte a migliorare l'esperienza dei tifosi, modernizzare la governance e migliorare la sostenibilità a lungo termine dei club. È importante sottolineare che non sono state proposte modifiche al sistema di qualificazione tramite i campionati nazionali. L'obiettivo generale delle nostre discussioni era quello di migliorare il sistema attuale con il minimo disagio. Nonostante questo approccio collaborativo, la UEFA ha rifiutato di perseguire un compromesso. A22 si impegna a promuovere gli interessi del calcio europeo attraverso l'innovazione e la cooperazione e confida che la sentenza odierna spingerà la UEFA nella stessa direzione. La UEFA ha chiaramente l'obbligo legale di riconoscere il diritto di A22 di organizzare competizioni su un piano di parità con le proprie. Tuttavia, poiché la UEFA continua a ignorare le sentenze vincolanti dei tribunali, A22, conclude il comunicato, non ha altra scelta che avviare un procedimento per ottenere il risarcimento dei danni subiti.
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