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Arzignano, Bernardi: "Sappiamo cosa voglia dire affrontare le U23. Ma siam pronti"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 19:04Serie C
di Claudia Marrone

Arzignano, Bernardi: "Sappiamo cosa voglia dire affrontare le U23. Ma siam pronti"

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Nel corso della diretta pomeridiana di A Tutta C, il format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, è intervenuto l'esterno sinistro dell'Arzignano Edoardo Bernardi, che ha fatto il punto della situazione in casa veneta dopo il successo con il Renate: "Veniamo da una vittoria importante, che magari, vedendo la classifica, si prospettava veramente dura da ottenere. Siamo andati a giocarci le nostre carte come facciamo ogni domenica e fortunatamente abbiamo portato punti a casa. Anche poi in ottica di questa settimana, importante e difficile, perché sappiamo tutti cosa vuol dire affrontare una squadra Under 23 con tutto il potenziale che hanno". A differenza vostra, l'Inter U23 arriva da un risultato non positivo, tra l’altro maturato in una gara giocata ieri, il recupero contro la Dolomiti. Potrebbe essere un po’ a vostro favore la situazione, anche se le gare si archiviano facilmente? "Il calcio è questo: un giorno può andarti bene, ma il giorno dopo devi azzerare tutto e partire da zero. Fa parte del nostro lavoro, quindi non credo che niente di questo aspetto ci avvantaggi". Però come dicevi, i punti sono importanti perché, se si esclude il Vicenza, la classifica è fondamentalmente molto corta. E tutto è aperto. "Sì. Come possono vedere tutti siamo quindici squadre, anzi forse diciotto, nel giro di una decina di punti: è tutto veramente aperto, soprattutto parlando del distacco minimo tra zona playoff e zona playout. Siamo dieci squadre nel giro di quattro punti. Quest’anno, a differenza anche degli altri gironi, c’è questo gap di pochissimi punti che separa tante squadre, quindi rende ancora più importante ogni singola partita e ogni singolo punto". L'avvio di stagione non è stato semplicissimo, la società ha poi optato per una scossa con il cambio in panchina: a volte serve forse più per la testa che per gli effettivi risultati un gesto del genere? "Sicuramente adesso i risultati stanno arrivando a casa, ma non era mancanza di bravura del mister precedente. Lo sappiamo come funziona: un semplice cambio può far scattare nella testa dei giocatori qualcosa che nessuno può immaginare. Ti porta a dare di più durante l’allenamento, ti porta a dimostrare quello che magari dopo un po’ di tempo dimostravi meno, ti porta a dare sempre tutto. Il cambio in panchina ci ha dato quella scintilla e ci ha fatto portare dalla nostra parte alcune situazioni, alcuni episodi che prima ci andavano a sfavore". È stata forse più una questione di episodi quella legata a voi? Perché di prestazioni completamente sbagliate, così a memoria, non me ne ricordo. "A parte la gara contro il Lecco, dove effettivamente abbiamo fatto un buco nell’acqua, tutte le altre le abbiamo giocate. Abbiamo perso tanti punti per strada per disattenzioni nostre, ma anche per episodi a volte sfavorevoli, non per prestazioni". Episodi che a volte sono anche un po’ condizionati dall’FVS. Come state vivendo voi calciatori questa sperimentazione? "Dobbiamo attenerci a quello che decidono, i piani alti. Il calcio si evolve e continua a evolversi, probabilmente metteranno sempre più cose nuove che, come accade in ogni aspetto della vita, migliorano alcuni aspetti ma magari tolgono qualcosa ad altri". Tornando all’Inter Under 23, che gara ti aspetti? "Sarà una partita difficile. Mi aspetto che loro vogliano dare delle risposte dopo le ultime partite che sono andate non come volevano, sappiamo a cosa andiamo incontro. Sono tanti ragazzi giovani e soprattutto una squadra lunga, quindi possono variare tanto, hanno tantissime qualità, e non si può negare: sono una squadra forte. Hanno fatto 26 punti che, per una squadra costruita da quest’anno, non sono per niente pochi. Noi proveremo a metterla su altri aspetti, ma anche loro hanno giocatori che hanno fatto categorie importanti, che sanno come funziona la categoria e sanno dare ai ragazzi più giovani le giuste dritte per fare il campionato che, tra l’altro, stanno facendo".