L'avvocato di Zappi: "Parlare di AIA morta è un errore totale. Golpe? Non credo e non lo temo"
Il legale del presidente dell'AIA Antonio Zappi, Sergio Santoro, ha parlato oggi a Radio CRC."Parlare di un’AIA “morta” è un errore totale. L’Associazione conta 30.000 iscritti, tutti consapevoli della correttezza del proprio Presidente, che opera sulla base di un mandato chiaro ottenuto lo scorso dicembre con oltre il 73% dei consensi. L’AIA deve essere autonoma e indipendente nelle proprie scelte tecniche perché è chiamata a garantire imparzialità, terzietà, correttezza e lealtà sportiva nell’esercizio della funzione arbitrale. Il procedimento nei confronti del Presidente Zappi è ancora in corso. Le indiscrezioni su un possibile deferimento sono soltanto anticipazioni giornalistiche. I processi si celebrano nelle aule giudiziarie, non sui media. Affronteremo le conclusioni delle indagini davanti agli organi competenti: i Tribunali Federali, la Corte Federale d’Appello e, se necessario, il Collegio di Garanzia del CONI».
Il Presidente Zappi è accusato di aver esercitato pressioni su Ciampi e Pizzi per favorire le nomine di Orsato e Braschi. Come risponde?
"Sto ancora analizzando gli atti — ho ricevuto il mandato soltanto ieri — ma già da una prima lettura emergono molte fragilità nell’impianto accusatorio: dall’esposto rivelatosi falso, da cui è scaturita l’indagine, fino alle dichiarazioni palesemente contraddittorie di Maurizio Ciampi. Prima ha affermato di non aver subito alcuna pressione e di aver concordato con Zappi il suo passaggio come vice di Rocchi in Serie A; successivamente ha ritrattato sostenendo l’opposto. Indosso la toga da 51 anni e nella mia carriera in magistratura ho visto vicende talvolta strumentalizzate per altri fini. Non vorrei che anche questa lo fosse, con il rischio che dietro l’accusa al Presidente degli arbitri vi sia la volontà di ostacolare il percorso di autonomia che Zappi e l’AIA stanno portando avanti nei confronti della FIGC, pur restando pienamente nell’ordinamento federale".
Esclude che ci sia un “golpe” contro Zappi?
"Non lo credo e non lo temo. È fisiologico che le Procure portino avanti le indagini: nella giustizia penale e sportiva è la normalità. Conosco il Procuratore Chinè: è un ex collega stimatissimo, Consigliere di Stato come lo sono stato io per 45 anni. Ho letto i suoi libri e i suoi manuali. Tutti gli aspetti del procedimento emergeranno nel giudizio che seguirà. Un eventuale deferimento non è motivo sufficiente per chiedere il commissariamento dell’AIA. Ne parlerò personalmente con Procuratore Federale Chinè appena avrò esaminato tutta la documentazione. Nell’ordinamento sportivo vige la presunzione di innocenza, un principio universale. Mai come in questo caso vale per il Presidente Zappi, che si dichiara innocente e totalmente estraneo alle accuse.
Ha sempre agito per il bene dell’Associazione e per valorizzare le risorse e le eccellenze che tutto il mondo ci invidia".
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