Lautaro e il paradosso del gol. Il peso della fascia, la forza oltre i numeri
Se c’è un giocatore in casa Inter che maggiormente si interroga dopo la sconfitta in Supercoppa, quello è senza dubbio Lautaro Martinez. Questo avviene per senso di responsabilità nei confronti del gruppo. La fascia da capitano pesa ma il numero dieci non si è mai nascosto, soprattutto nei momenti di difficoltà. Se l’Inter è prima in classifica lo deve anche al Toro, leader della classifica cannonieri con otto reti segnate in quindici partite. In Champions League sono arrivati quattro gol e nella lotteria dei rigori contro il Bologna non si è tirato indietro, segnando il primo e unico penalty tra i nerazzurri. In questa stagione però non ha lasciato il segno in Europa contro Atletico Madrid e Liverpool, non andando in rete nemmeno nei big match in Serie A. Nella “crisi degli scontri diretti” dell’Inter, uno degli imputati principali sembra essere il classe 1997, anche se il problema è collettivo.
Viene criticato pur avendo segnato più di tutti. Eppure non sono i gol a rendere quasi indispensabile l’apporto del giocatore argentino. Lautaro forse non sarà mai un goleador puro, anche se le reti segnate in maglia nerazzurra gli stanno facendo macinare record su record. La caratteristica principale dell’attaccante scuola Racing è l’interpretazione del ruolo, una macchina progettata al servizio della squadra per accendere la manovra offensiva. Tutto quello che rende grande un attaccante. Lautaro Martinez si racconta con i palloni protetti sulla trequarti e negli spazi creati per i partner d’attacco o gli esterni. Non è un caso infatti che l’anno scorso il suo periodo di appannamento venne descritto non tanto con la mancanza di reti, quanto con l’incapacità di incidere nel collettivo con forza ed energia.
Chivu oggi non può ancora fare a meno di Lautaro Martinez proprio per queste caratteristiche. Anche quando il gol non arriva e i numeri non bastano a certificare il suo status. L’allenatore rumeno ad Appiano Gentile prepara la squadra al match con l’Atalanta e sarà proprio Lautaro Martinez a doversi caricare la squadra sulle spalle. Perchè la fascia di capitano pesa. E va oltre in numeri di una stagione che presto arriverà al giro di boa.
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