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Mkhitaryan: "Mourinho tecnico più duro della mia carriera. United? Tornassi indietro, rinnoverei"
L'attaccante della Roma Henrikh Mkhitaryan, intervistato dal canale YouTube del blogger russo Yevgeny Savin, ha parlato anche del suo rapporto con mister Mourinho ai tempi del Manchester United: "Una volta Mourinho mi vide a colazione e mi disse: 'Per colpa tua la stampa mi critica'. Io gli risposi: 'Davvero mister? Non lo faccio certo di proposito'. Ai tempi del Manchester United c’erano paparazzi tre giorni a settimana. Ti filmavano mentre entravi in macchina, come eri vestito… Una volta arrivati al centro sportivo loro erano ancora lì. Ogni passo era controllato".
Mourinho è stato l’allenatore più difficile della sua carriera?
"Sì, potrei dire di sì. È un vincente di natura. Vuole che tu vinca e che tu faccia quello che ti chiede. È difficile per chiunque. Ci sono state divergenze e conflitti, ma non hanno avuto un forte impatto sul buon lavoro e i tre trofei vinti".
È vero che una volta dopo una partita la spinse dicendole che doveva allenarsi?
"Sì, è vero. Tutto è iniziato da lì. Ho pensato: 'Non ho altro da aggiungere al Manchester. Lavoro, presso, aiuto la squadra, segno e qualcuno è anche insoddisfatto. Non volevo perdere tempo e giocare a calcio'. Giocare al Manchester è comunque un’occasione che ti capita una volta nella vita. Scendere in campo insieme a Ibrahimovic, Pogba, Mata, De Gea… Se dovessi ritornare indietro nel tempo, avrei rinnovato il contratto con i Red Devils. Non mi pento però di ciò che ho fatto".
Mourinho è stato l’allenatore più difficile della sua carriera?
"Sì, potrei dire di sì. È un vincente di natura. Vuole che tu vinca e che tu faccia quello che ti chiede. È difficile per chiunque. Ci sono state divergenze e conflitti, ma non hanno avuto un forte impatto sul buon lavoro e i tre trofei vinti".
È vero che una volta dopo una partita la spinse dicendole che doveva allenarsi?
"Sì, è vero. Tutto è iniziato da lì. Ho pensato: 'Non ho altro da aggiungere al Manchester. Lavoro, presso, aiuto la squadra, segno e qualcuno è anche insoddisfatto. Non volevo perdere tempo e giocare a calcio'. Giocare al Manchester è comunque un’occasione che ti capita una volta nella vita. Scendere in campo insieme a Ibrahimovic, Pogba, Mata, De Gea… Se dovessi ritornare indietro nel tempo, avrei rinnovato il contratto con i Red Devils. Non mi pento però di ciò che ho fatto".
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