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Le nuove e le vecchie abitudini del Sassuolo, De Zerbi e le aspettative alla prova della JuveTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 7 gennaio 2021, 09:15Serie A
di Antonio Parrotto

Le nuove e le vecchie abitudini del Sassuolo, De Zerbi e le aspettative alla prova della Juve

"Io credo che il Sassuolo sia stato anche bello. Se dopo aver fatto delle partite migliori dal punto di vista del gioco vuol dire creare delle aspettative eccessive di chi ci guarda non sono problemi nostri, io devo essere obiettivo e dico che oggi abbiamo giocato bene". Parole e musica di Roberto De Zerbi dopo Sassuolo-Genoa 2-1. Sì, il Sassuolo ormai ci ha abituato molto bene, non lo nascondiamo. E perdoniamo De Zerbi per quella bugia bianca detta dopo la gara di ieri perché il suo Sassuolo non ha giocato bene contro il Genoa. Fosse finita in parità non ci sarebbe stato da recriminare ma tante volte i neroverdi avrebbero meritato di vincere e hanno portato a casa meno del dovuto, ora festeggiano grazie a un maggiore cinismo. Merito delle alte aspettative che si è creata con merito la squadra neroverde.

Nessuno vuole la pressione ma dopo 16 giornate non ci si può nascondere. Il Sassuolo da oltre a un mese a questa parte è in riserva, dopo un avvio a tutto gas ma De Zerbi e i suoi continuano a tirar fuori dal cilindro il jolly, magari anche inatteso come quello del baby Raspadori, che di testa, a 7 minuti dal termine, ha regalato una vittoria fondamentale ai neroverdi che hanno spazzato via il pesante ko di Bergamo contro l'Atalanta. Si è discusso tanto sulle potenzialità del Sassuolo. E' vero, i neroverdi hanno perso contro Milan, Inter e Atalanta (le prime due della classifica e i nerazzurri, vera e propria Kryptonite del Sasol) ma qualcuno dimentica anche la vittoria in casa del Napoli, il successo in casa dell'Hellas Verona ma anche il pareggio in casa della Roma, ora terza forza del campionato.


Il Sassuolo soffre di vertigini? Difficile dirlo. Sicuramente i neroverdi hanno creato delle aspettative importanti e ora devono conviverci perché, come dice De Zerbi "Noi non ci vergogniamo a guardare la classifica perché non ci ha regalato niente nessuno, ce la teniamo stretta, pensiamo di essercela meritata e pensando gara dopo gara cerchiamo di rincorrere la posizione migliore o di difendere la nostra posizione restando noi stessi". E allora è giusto accettare le pressioni e fare i conti con la realtà e le aspettative senza però esagerare o andare oltre nei giudizi, senza cambiare idea dopo una vittoria o una sconfitta o a seconda del vento che tira. "E' un'annata speciale" ha detto Djuricic. Ora la prova, un'altra, importante, in casa della Juventus. Un esame non decisivo ma che darà sicuramente una risposta alle tante domande su questo bel Sassuolo, quinto in classifica dopo 16 giornate, e su un sempre più pazzo e sorprendente campionato di Serie A.