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Sassuolo, il fino alla fine è ormai uno stile di vita. Ma per l'Europa serve di più
Fino alla fine. Un motto che potrebbe diventare un tatuaggio sulla pelle dei giocatori del Sassuolo e del suo allenatore Roberto De Zerbi. Gara pirotecnica tra i neroverdi e il Napoli con emozioni a non finire. Al Mapei Stadium è finita 3-3 ed entrambe le fazioni recriminano perché il Sassuolo è tornato a macinare gioco, disputando una prova importante al cospetto di una squadra che la precede e che, almeno sulla carta, è più forte, ma al contempo il Napoli recrimina per aver buttato in aria il 3-2 di Insigne su rigore con un ingenuo calcio di rigore concesso per un fallo di Manolas su Haraslin, che aveva a sua volta commesso ingenuamente commesso fallo su Di Lorenzo in area pochi minuti prima, che al mercato mio padre comprò.
Il Sassuolo ha segnato almeno un gol in tutte le ultime 14 partite di campionato: striscia record in una singola stagione di Serie A per i neroverdi, con l’ultima squadra emiliana che aveva fatto qualcosa di simile era stato il Parma nel 2003 (14). Fino alla fine dicevamo. I neroverdi in questo campionato hanno scoperto l'ebrezza del gol allo scadere. Non più un caso perché quanto visto ieri con il Napoli si è ripetuto più volte in questa stagione. Il Sassuolo infatti rende meglio nel secondo tempo: i neroverdi hanno realizzato circa il 27% delle proprie reti in questa Serie A prima dell'intervallo, un record negativo in percentuale. Allo stesso tempo, nessuna squadra ha siglato più gol nei minuti di recupero del Sassuolo in questa Serie A (5, come il Milan).
Un dato importante per la formazione di De Zerbi, 'accusata' in passato di mancanza di cattiveria. Dato che però ha anche un lato negativo perché la gara con il Napoli andava chiusa prima. Ieri tanta sfortuna perché sul 2-1 la traversa di Berardi e il palo di Caputo poco dopo avrebbero potuto scrivere un finale diverso. Ora per l'Europa serve in più. Le altre vanno forte e il Verona ha soffiato l'ottava piazza ai neroverdi. La ricetta giusta ce l'ha De Zerbi: "Servono 3-4 vittorie di fila". Ora il calendario dà una piccola mano: Udinese, Verona e il recupero con il Torino prima del confronto con l'Inter.
Il Sassuolo ha segnato almeno un gol in tutte le ultime 14 partite di campionato: striscia record in una singola stagione di Serie A per i neroverdi, con l’ultima squadra emiliana che aveva fatto qualcosa di simile era stato il Parma nel 2003 (14). Fino alla fine dicevamo. I neroverdi in questo campionato hanno scoperto l'ebrezza del gol allo scadere. Non più un caso perché quanto visto ieri con il Napoli si è ripetuto più volte in questa stagione. Il Sassuolo infatti rende meglio nel secondo tempo: i neroverdi hanno realizzato circa il 27% delle proprie reti in questa Serie A prima dell'intervallo, un record negativo in percentuale. Allo stesso tempo, nessuna squadra ha siglato più gol nei minuti di recupero del Sassuolo in questa Serie A (5, come il Milan).
Un dato importante per la formazione di De Zerbi, 'accusata' in passato di mancanza di cattiveria. Dato che però ha anche un lato negativo perché la gara con il Napoli andava chiusa prima. Ieri tanta sfortuna perché sul 2-1 la traversa di Berardi e il palo di Caputo poco dopo avrebbero potuto scrivere un finale diverso. Ora per l'Europa serve in più. Le altre vanno forte e il Verona ha soffiato l'ottava piazza ai neroverdi. La ricetta giusta ce l'ha De Zerbi: "Servono 3-4 vittorie di fila". Ora il calendario dà una piccola mano: Udinese, Verona e il recupero con il Torino prima del confronto con l'Inter.
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