
Un mercato non tanto ad immagine e somiglianza di Tudor, starà al tecnico dimostrarsi duttile
Non ci sono stati ancora grandi cambiamenti sul mercato della Juventus, anche perché già nella passata stagione è stato speso tanto e non è nei piani della società operare un'ennesima rivoluzione nella rosa dopo aver rivoluzionato già la dirigenza. Il lavoro di Comollì per ora si sta indirizzando verso le uscite, assolutamente propedeutiche per le entrate, e sul reparto offensivo. Dopo aver preso, battendo un'accesa concorrenza, Jonathan David, e aver riscattato Francisco Conceição sta intensificando gli accordi con il Manchester United per chiudere Jadon Sancho il tutto in attesa di definire il futuro di Vlahovic e potersi muovere per l'attaccante che lo sostituirà al centro dell'attacco. La pista Kolo Muani si è arenata davanti alla richiesta del PSG di ottenere l'obbligo di riscatto e allora si comincia a guardare altrove; come detto lunedì in trasmissione, delle nostre fonti ci raccontano di una pista, remota ma non impossibile, che potrebbe portare a Benjamin Šeško attaccante perfetto quanto complicato da assoldare.
Il capitolo cessioni ha portato intanto alle partenze di Samuel Mbangula, un sacrificio quasi inevitabile visto l'affollamento degli attaccanti esterni e di Timothy Weah che non ha mai convinto totalmente; quest'ultima partenza, chiaramente, mette la Juventus nelle condizioni di trovare un altro esterno a destra (Lucas Vázquez?) ma al momento non trapelano operazioni in fase di definizione, almeno fino a quando non saranno ufficializzate le cessioni. Una cosa però comincia ad essere certa: la Juventus che sta nascendo sarebbe propedeutica soprattutto per un 4-3-3 o un 4-3-2-1, moduli praticamente mai utilizzati da Igor Tudor che predilige giocare con la difesa a 3 e i quinti o quarti a tutta fascia, anzi, storicamente Tudor ha sempre creato coppie di laterali pronti a sovrapporsi o ad entrare in mezzo al campo. La domanda nasce spontanea: questa rosa è ideale per il tecnico della Juventus? Apparentemente, al momento, no anche perché l'unico modo per provare a "resuscitare" Koopmeiners potrebbe essere quello di metterlo esterno in un centrocampo a tre completato da Khéphren Thuram e l'eventuale Morten Hjulmand altro obiettivo di Comolli.
Neanche il tempo di archiviare il Mondiale per club che siamo già ad un passo dall'inizio della nuova stagione che vedrà un mercato ancora lungo e l'allestimento della nuova squadra un po' per volta ma con la consapevolezza che per cambiare la Juve e valorizzare la rosa che sta nascendo, un po', forse molto, dovrà cambiare anche Igor Tudor.







