Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / juventus / Editoriale
Il "governo tecnico" di Elkann, la grande responsabilità di Allegri e il nuovo organigramma di gennaioTUTTO mercato WEB
mercoledì 30 novembre 2022, 00:48Editoriale
di Vincenzo Marangio
per Bianconeranews.it

Il "governo tecnico" di Elkann, la grande responsabilità di Allegri e il nuovo organigramma di gennaio

Sono stati due giorni surreali in casa Juventus, un terremoto in piena regola che ha letteralmente stravolto ogni ordine per come lo conoscevamo fino al momento in cui i campionati si sono fermati per lasciare spazio al Mondiale. Praticamente in una notte tutta la governance bianconera si è azzerata con le dimissioni in blocco del CdA compresi presidente, vice presidente e amministratore delegato. Neanche il tempo di rendersene conto e arrivano le nuove nomine: Maurizio Scanavino è il nuovo direttore generale e Gianluca Ferrero il nuovo presidente. Uno (Scanavino) ingegnere delle telecomunicazioni, un passato al fianco di Marchionne alla Fiat, attualmente Amministratore Delegato e Direttore Generale di GEDI Gruppo Editoriale; l'altro (Ferrerovicepresidente del consiglio di amministrazione della Banca del Piemonte e componente del consiglio di amministrazione di Italia Independent Group, di Lol srl e di Pygar srl. Entrambi, chiaramente, uomini di fiducia John Elkann che, con queste nomine, ha di fatto voluto costruire una sorta di governo tecnico a capo della Juventus. Una sensazione rafforzata dal comunicato del CdA dimissionario della Juventus nel momento in cui viene specificato che la squadra si dimette per far spazio ad un'altra squadra con l'intento di vincere la partita. Servivano figure nuove e particolarmente competenti per affrontare le prossime delicate vicende giudiziarie. Vicende per le quali, è sempre bene specificarlo, al momento la Juventus è indagata ma non colpevole

Questo "governo tecnico" dovrà poi essere confermato o integrato nell'assemblea dei soci straordinaria convocata per il prossimo 18 gennaio, data nella quale potrebbe subentrare anche o la figura di Nasi o quella di un nuovo direttore sportivo qualora fosse esplicitamente richiesto dall'assemblea degli azionisti in programma, in questo caso, il prossimo 28 dicembre, data nella quale gli azionisti si esprimeranno anche sulla figura di Massimiliano Allegri. Difficile pensare che in un clima simile in cui serve unità da parte di tutti si cerchi una ulteriore divisione, del resto il tecnico livornese, con i sei successi di fila senza subire reti, ha riconquistato una parziale fiducia. E veniamo al difficile ruolo proprio del tecnico.

Lasciare Massimiliano Allegri alla guida tecnica della squadra è una decisione, ad oggi, molto saggia visto che al tecnico spetterà il difficilissimo ruolo di mantenere la squadra estranea alle vicende societarie giudiziarie e gestire il gruppo nel migliore dei modi cercando di stimolarne una reazione sul campo. Sempre stando ad alcune indiscrezioni, in questi due giorni ci sarebbero state chat di squadra infuocate tra chi è in Italia e chi al Mondiale in seguito a quanto accaduto nella serata di lunedì. Ambiente già parzialmente calmato da Allegri. E non è tutto.

Il tecnico livornese avrà un ruolo sempre più da manager, spetterà a lui il compito, insieme a Cherubini di gestire squadra e rosa da qui a fine stagione visto che ogni operazione di mercato potrebbe essere congelata. Sarà compito di Allegri anche quello di convincere qualcuno a restare e qualcun altro a dare da qui a fine stagione il massimo per onorare la storia della Juventus e la profonda voglia di rivalsa del club sin da subito.
In piena guerra.